Antimafia sequestra beni per 7 milioni a imprenditore salernitano

Nei guai un 53enne pluripregiudicato. Si ipotizza l'appartenenza ad un'associazione camorristica

Di Comunicato Stampa

I Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro emesso dal locale Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia, per oltre 7 milioni di euro. Destinatario della misura cautelare è l’imprenditore 53enne G. C., pluripregiudicato (già dichiarato “socialmente pericoloso” e destinatario, nel 2001, di una sentenza irrevocabile di condanna per tentato omicidio), nei confronti del quale è ipotizzata l’appartenenza ad un’associazione di tipo camorristico, nonché una serie di condotte di intestazione fittizia di beni, reati contro la Pubblica Amministrazione ed altri delitti associativi finalizzati alla commissione di illeciti di natura tributaria.

Le indagini, sviluppate dal Gruppo Investigativo Criminalità Organizzati (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria delle Fiamme Gialle di Salerno, hanno permesso di rilevare, sin dall’inizio, una consistente sproporzione tra il tenore di vita ed i beni riconducibili all’indagato ed il relativo profilo fiscale. Per ricostruire in maniera puntuale il suo effettivo patrimonio, i militari hanno incrociato le informazioni estrapolate dalle banche dati in uso e analizzato tutta la documentazione contabile e commerciale (tra cui i contratti di compravendita di beni e di quote societarie) acquisita, mettendo in luce il frequente ricorso, da parte dell’imprenditore, a soggetti prestanome, ovvero a propri familiari, al fine di “schermare” l’effettiva titolarità degli stessi beni (mobili ed immobili, oltre a partecipazioni societarie) che formano oggi oggetto di sequestro.

Nel corso degli approfondimenti, è stato individuato, da ultimo, un ulteriore complesso aziendale nella disponibilità dell’interessato. La società, attiva nel settore delle costruzioni di infrastrutture stradali e recentemente aggiudicataria di un appalto per oltre 5 milioni di euro, dopo alcune variazioni della compagine, è risultata infatti riacquisita dai familiari dello stesso indagato ad un prezzo di cessione puramente simbolico.

In relazione al quadro probatorio così delineatosi, è stato pertanto disposto il sequestro, finalizzato alla confisca, delle quote societarie di n. 17 imprese, n. 2 unità immobiliari e n. 6 autoveicoli, per un valore stimato in oltre 7 milioni di euro.

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