“Legge su Velia, dopo 16 anni soldi persi”: la denuncia del Codacons

La denuncia del Presidente del Codacons Cilento Lanzara: "dopo 16 anni soldi persi e problemi ai cittadini".

Di Comunicato Stampa

CILENTO. « Da anni riceviamo segnalazioni, presso i nostri sportelli, presenti sul territorio, in merito ai divieti provocati dalla legge regionale n.5 dell’8 febbraio 2005 “ costituzione di una zona di riqualificazione paesistico ambientale intorno all’antica città di Velia”.

La legge – sottolinea Bartolomeo Lanzara – responsabile Codacons Cilento – doveva tutelare l’area intorno all’antica città di Elea – Velia. Nella legge si stabilivano tutte le regole e i relativi finanziamenti.

I comuni di Ascea e Casal Velino, d’intesa con la Soprintendenza ai Beni Archeologici e quella ai Beni Architettonici dovevano, entro dodici mesi, redigere un “piano particolareggiato di riqualificazione” che prevedesse le aree inedificabili, la riqualificazione degli spazi e dei percorsi pubblici e degli immobili esistenti.

Nell’art. 2 veniva inserito un “divieto“: quello di apportare ogni modifica dell’assetto del territorio o di realizzare qualsiasi opera edilizia fino all’approvazione del piano. Con esclusione delle opere pubbliche.

Il piano tutt’ora non è stato redatto o approvato. Pertanto, la Regione Campania, davanti all’inadempimento, avrebbe dovuto nominare un commissario ad acta. Ma nulla di tutto ciò è accaduto.

“Insomma, i cittadini sono esasperati perché onerati di proporre ricorsi presso la giustizia amministrativa rispetto ai sistematici dinieghi prodotti dalla Soprintendenza. Pertanto, è di vitale importanza sbloccare la situazione di stallo nella quale versa l’intera zona interessata dalla legge“.

« Per i motivi esposti – sottolinea Lanzara – ho chiesto un intervento urgente al Presidente della Regione Campania, all’assessore al Governo del Territorio, all’ Avv. Giuseppe Fortunato Difensore Civico della Regione Campania e al consigliere regionale Corrado Matera che si era occupato del problema. Se ancora una volta le richieste dei cittadini verranno disattese si studieranno delle possibili azioni legali »

Condividi questo articolo
Exit mobile version