Praterie di Posidonia: al via monitoraggio nel Cilento

Controlli sulla posidonia con operatori subacquei per attività di prevenzione, monitoraggio e controllo degli obiettivi di sostenibilità

Di Redazione Infocilento

Il mare resta una delle priorità dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente campana: è stata infatti rinnovata la Convenzione tra l’Arpa Campania e l’Organizzazione di volontariato di protezione civile “Associazione Vigili di Protezione Civile – Regione Campania” per la realizzazione delle attività subacquee presso le praterie di Posidonia Oceanica da monitorare lungo la costa della Regione.

Il monitoraggio delle praterie di posidonia

I controlli sulla Posidonia Oceanica richiedono l’impiego di operatori subacquei con attrezzatura ARA nel corso di immersioni che prevedono il monitoraggio visivo e il prelievo di campioni ad una profondità di 15 metri circa in tre diverse zone della costa campana: San Marco di Castellabate, Pisciotta e Marina di Camerota.

In ognuna delle tre praterie i subacquei dell’Associazione dei Vigili di Protezione Civile individueranno tre aree con estensione di circa 20 metri per 20 metri e distanti tra loro circa 10 metri; ed all’interno delle quali saranno svolte le seguenti indagini: conta di densità dei ciuffi di Posidonia all’interno di un quadrato 40cmx40cm (totale 9 conte), prelievo di ciuffi distanti almeno 1m l’uno dall’altro (totale 18); stime visive di aspetti interni ed esterni alla prateria (totale 3 stime visive).

Inoltre, al termine di questa attività, sarà compiuta una stima visiva del limite inferiore delle stesse praterie (circa 30 m di profondità) per valutarne la profondità e la tipologia.

I compiti dell’Arpac

L’Agenzia, si occuperà, invece, di svolgere le operazioni di supporto logistico e di coordinamento e verifica delle attività tecnico operative di campionamento e monitoraggio; di formare il personale dell’Associazione e di fornire, a discrezione del referente, il supporto logistico per raggiungere le aree di indagine con i battelli di cui dispone.

Questa collaborazione tra le parti ha l’obiettivo di migliorare le attività di prevenzione, monitoraggio e controllo necessarie al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale declinati dall’Agenda 2030 quest’ultima, ad esempio, prevede nell’ambito del goal 14 (Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile) una serie di target relativi proprio alla gestione e protezione sostenibile degli ecosistemi marini e costieri per evitare impatti negativi significativi, anche rafforzando la loro capacità di recupero e agendo per il loro ripristino, al fine di ottenere oceani sani e produttivi.

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