Raffaela Rinaldi, nonna Lina per tutti i suoi 4 nipoti e 4 pronipoti, compie100 anni. Di sangue del Cilento, terra di cui erano originari i suoi genitori e dove vive ininterrottamente dal 1943, nonna Lina ha però nel suo passato anche anni vissuti in movimento e intensamente.
Nata a Bari il 27 settembre 1921 perché lì lavorava il papà, alto ufficiale della Real Marina Italiana, si trasferì ben presto nelle Isole Eolie e poi nella Capitale.
La fuga dalla Capitale subito dopo l’armistizio e il ritorno a Centola, paese natio dei suoi genitori, portò nonna Lina ad adattarsi ad una nuova realtà e a mettere a frutto gli studi condotti a Roma. In breve tempo divenne maestra elementare, una delle prime donne del sud a riuscirci, e questa professione la esercitò con dedizione e capacità fino al 1983 quando oramai la famiglia che aveva formato col marito Pietro Saulle, scomparso nel 1994, e con cui ha avuto i figli Carlo e Adelaide, già comprendeva 2 nipoti.
Nei suoi 100 anni tanti sono stati i momenti belli ma anche altri drammatici come la II Guerra Mondiale e la recente pandemia del Coronavirus e in tono minore, ma non meno gravi, anche la morte di un nipotino in fasce e del genero in un incidente.
Ma nonna Lina, dall’alto dei suoi 100 anni, ci racconta che la vita è sempre e comunque bella e fino a quando ci è dato viverla bisogna farlo con dignità, rispetto degli altri, affetto verso i propri cari, pazienza, generosità e dolcezza, tutte doti che nonna Lina ha avuto sempre ed in grande quantità.