Albanella, 7 consiglieri si dimettono: cade l’amministrazione Bagini

Sette consiglieri hanno firmato le loro dimissioni dinanzi al notaio. Fine dell'amministrazione Bagini, ad Albanella arriverà un commissario

Di Katiuscia Stio

ALBANELLA. Colpo di scena ad Albanella dove questa mattina sette consiglieri comunali hanno rassegnato le proprie dimissioni mettendo fine all’amministrazione guidata dal sindaco Rosolino Bagini.

A firmare davanti al notaio il presidente del consiglio Dino Verrone; i consiglieri di maggioranza socialisti Antonella Maraio e Michele Cerruti, gli esponenti della minoranza Paola Zunno, Renato Josca, Pasquale Mirarchi e Chiara Aufiero.

Nei prossimi giorni toccherà al Prefetto nominare un commissario che dovrà guidare l’ente almeno fino alla prossima primavera.

Ecco la nota diffusa dai consiglieri dimissionari

Cari cittadini, ci corre l’obbligo di spiegare le ragioni di una scelta forte e definitiva, come quella che abbiamo fatto, ovvero mettere fine all’esperienza amministrativa della maggioranza con a capo Enzo Bagini. Non è stato facile costatare il fallimento di un progetto politico nel quale  noi socialisti per per primi e da  8 anni, ,ci abbiamo creduto e ci abbiamo speso sudore e speranza.

La speranza in assenza di fiducia e atti concreti è in nulla, l’amministrazione Bagini ha ormaipalesato le sue incapacità di organizzazione e di pensiero. Eppure solo 2 anni fa, eravamo riuscito ad essere incubatori di speranza, rinnovamento e cambiamento, tutte richieste che Albanella chiedeva da tempo. Peccato che chi doveva essere il massimo esponente di queste virtù abbia deciso di abdicare e di amalgamarsi a quella che era la storia politica ventennale del nostro paese. 

Tradendo il mandato conferitogli e accentuato il logorio socio-politico che già lamentiamo essere in essere da oltre 20 anni. Personaggi visti e rivisti, assessori impegnati nel marcarsi a vicenda a discapito delle idee, nessuna presa di responsabilità rispetto alle deleghe che pur sono state assegnate, un Sindaco in totale confusione e senza fiducia verso una squadra che lo eletto, giorni, mesi ed in fine anni passati in balia degli eventi, amministrando l’ordinario come se fosse straordinario.

Per non essere ripetitivi ci terremmo ad elevare alcuni aspetti emblematici dell’immobilismo amministrativo: 

– Servizi cimiteriali (mesi fa arrivarono delle lettere a voi cittadini ed ancora oggi non ne è chiaro il senso, cittadini che lamentano l’acquisto di oculi che non esistono );

– La casa comunale che ormai è diventato un labirinto, per gli utenti risulta essere un’ infinità di scuse e negligenze che generano disservizi gravosi per la collettività;

– L’assessorato ai lavori pubblici(in carico al Sindaco) è la prova provata di un immobilismo assoluto;

– Il Centro Storico, l’oasi Bosco Camerine, il canile, i plessi sportivi, la manutenzione del territorio, e l’organizzazione degli uffici comunali, non sappiamo più quante volte ci siamo confrontarsi su questi temi e mai nessuna concreta scelta nel sentiero del’  efficienza  (soluzioni che pure erano state proposte ma che mai sono state portate avanti perchè l’importante era non rompere gli equilibri con le anime che componevano la sua Giunta, vero Sindaco? );

-In ultimo, ma forse la più grave e mortificante è l’ambiguità e il silenzio assordante sulla vicenda MGM, accuse gravi e esplicite che non hanno ricevuto chiarimenti, il solito silenzio che tanto male ha fatto in questi 2 anni.

Non siamo giunti a tale epilogo in maniera precipitosa, sono stati due anni impegnativi, abbiamo proposto ogni alternativa soluzione a quella della caduta di questa amministrazione. Richieste di confronti mai accettate, richieste di rilancio programmatico che mai il Sindaco ha intrapreso veramente, richieste di chiarezza all’interno della maggioranza (dove tutti avete costatato una imponente individualità dei componenti e la totale assenza di condivisione comune). 

Inoltre abbiamo registrato ambiguità e tanta distanza rispetto una comunità che pure ci aveva dato un’ampia fiducia ed un mandato ben precisi: il “CAMBIAMENTO”. Siamo consci che la decisione presa è la più difficile e dura, seguiranno mesi di commissariamento, ma siamo certi che tra il “non scegliere” per non far insorgere amici di amici (politica amministrativa fino ad oggi adottata) e la politica commissariale fatta di scelte tecniche celeri nel verso di garantire l’ordinario in maniera efficiente la seconda strada sia la più giusta in questo momento.

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