Per confermare i miglioramenti apparsi sabato contro l’Atalanta, la Salernitana affrontava, nuovamente all’ Arechi, in uno stadio blindato, con alcune strade limitrofe chiuse dalle Questura, nel tardo pomeriggio del turno infrasettimanale una diretta concorrente, il Verona del croato Igor Tudor fresco di colpaccio contro la Roma di Mourinho.
Assenti Capezzi, che si opererà al ginocchio (rientro previsto a metà novembre) e Ruggeri che ne avrà per oltre un mese, tornava tra i convocati Veseli dopo sessanta giorni di assenza. 3-4-2-1 per il traballante Castori, con la Salernitana ancora a zero punti in classifica. Davanti a Belec il pacchetto difensivo iniziale era composto da Gyomber, Strandberg e Gagliolo. Kechrida e Ranieri sugli esterni con i due Coulibaly al centro, Ribery dietro le due punte Gondo e Simy. Bonazzoli, un gol all’ esordio in campionato contro il Bologna, partiva dalla panchina così come Di Tacchio.
Nell’ Hellas ancora fuori Frabotta e Ruegg oltre al lungodegente Miguel Veloso alle prese con la lesione del bicipite femorale: il rientro per lui è previsto ad inizio ottobre. Modulo quasi speculare per Tudor. Davanti all’ ex portiere del Benevento Montipò, Dawidowicz, Gunter e Magnani in difesa. Faraoni, il match winner di domenica, e Lazovic sugli esterni, in mezzo Hongla ed Ilic. I due trequartisti erano Barak e Caprari che agivano dietro l’unica punta, l’ex viola Kalinic.
I precedenti tra le due squadre si erano svolti tutti tra B e C, si trattava di una sfida inedita in massima serie. Bilancio favorevole alla Salernitana: con 11 successi su 21 gare, i granata risultavano imbattuti in Campania dal 2010 al 2019. Bene anche Castori nell’ unico precedente contro gli scaligeri, nel marzo 2016 con la vittoria alla guida del Carpi (2-1) in massima serie.
L’ arbitro dell’ incontro era Irrati di Pistoia, (ultimo precedente con i granata l’ 1-1 dell’ anno scorso in cadetteria contro la SPAL) coadiuvato da dagli assistenti Liberti (Pisa) e Yoshikawa (Roma 1); quarto uomo Santoro (Messina), al VAR Ghersini e AVAR Imperiale entrambi della sezione di Genova.
La cronaca del match: partenza aggressiva dei granata, ma al 6′ già c’ era il vantaggio del Verona. Sgroppata sulla sinistra di Caprari che serviva in mezzo Kalinic, il quale non si faceva pregare di fronte a Belec sul filo del fuorigioco.
Al 10′ uomini di Castori vicinissimi al pari: invenzione di Ribery sull’ out di destra, il francese si incuneava in area e scodellava un pallone per la testa di Simy, che però non trovava lo specchio della porta da buonissima posizione. Lo schema per la punta nigeriana si ripeteva due minuti dopo: questa volta il cross era di Ranieri, palla ancora a lato. La partita risultava divertente in avvio, dai ritmi anglosassoni, con il centrocampo granata aggressivo. Al 19′ altra potenziale occasione per la Salernitana. Ribery in mezzo a due difensori per Gagliolo che da buona posizione sparacchiava alto.
Più granata che Verona, ma gli scaligeri al secondo tentativo raddoppiavano al 29′. Ilic per Kalinic, contropiede da manuale e difesa spiazzata. Tocco sulla parte inferiore della traversa in pallonetto. Troppe responsabilità della retroguardia di Castori.
I campani tuttavia non si davano per vinti e la riaprivano nel recupero del primo tempo: punizione dalla trequarti destra di Ribery, Dawidowicz impreciso nel tocco e Gondo controllava insaccando da pochi passi con Montipò che non tratteneva. Rete, con il brivido del check VAR, con la quale si concludeva la prima frazione.
La ripresa si apriva con un doppio cambio nel Verona: Tameze per Ilic e Casale per Magnani. Scaligeri vicinissimo al terzo gol al 47′: potente la conclusione dello scatenato Kalinic che colpiva l’esterno del palo. Al 55′ bravo ancora Ribery a creare presupposti per un tiro verso la porta avversaria, debole però il destro di Kechrida, bloccava Montipò. Dopo quest’ azione usciva Kalinic, lasciando spazio a Simeone. 57′: il momento di Djuric, che sostituiva Simy. Al 60′ il nuovo entrato Simeone lavorava un ottimo pallone sulla sinistra, tocco a rimorchio per Lazovic che lasciava partire un rasoterra sbilenco senza creare problemi a Belec. 65′: Bessa sostituiva Caprari nel Verona. 66′: incredibile occasione Salernitana. Ranieri fa partire un pericolosissimo tiro cross ricevendo un traversone dalla destra, Djuric arrivava sulla traiettoria, ma il pallone gli restava sotto e Gunter poteva salvare sulla linea. Al 73′ fuori Gondo, tra gli applausi, al suo posto entrava Bonazzoli.
Al 75′ esplodeva l’Arechi in un tumulto di gioia. Azione manovrata scaturita da una palla scodellata da Ribery, Gagliolo calciava di prima intenzione, rimpallo che favoriva Mamadou Coulibaly che solo davanti a Montipò completava la rimonta, tutto sommato anche meritata. 82′, occhio al Verona: l’alleggerimento in contropiede portava una conclusione sui piedi di Faraoni, la bloccava senza problemi Belec. All’ 87′ incrocio dei pali colpito da Barak, punizione dal limite che faceva venire un brivido ai tifosi campani. Al 90′ tornava al 3-5-2 classico Castori facendo uscire l’ottimo Ribery per Kastanos, Di Tacchio per Ranieri e Zortea per Lassana Coulibaly. 91′: spizzata in area su punizione di Djuric, debole per Montipò.
Il risultato non cambiava più al termine dei cinque minuti di recupero. Primo punto dunque per la truppa di Castori con la Salernitana che confermava i miglioramenti degli ultimi giorni recuperando meritatamente la gara. Domenica i granata saranno gli ospiti del Sassuolo.