SAN GIOVANNI A PIRO. Il Tar Campania ha accolto il ricorso di una 85enne del posto contro un ordine di demolizione adottato dal Comune di San Giovanni a Piro, non costituitosi in giudizio, inerente la scala d’accesso a due diverse unità abitative di un compendio immobiliare sito a Scario, un barbecue e due modesti terrazzini di un appartamento comprato qualche anno prima dalla donna.
Ordine di demolizione: la decisione dei giudici
Il Collegio, presieduto dal giudice Paolo Severini, accogliendo la linea difensiva dell’anziana donna, rappresentata dall’avvocato Gerardo Guzzo, ha evidenziato come l’ordinanza di demolizione fosse manifestamente contraddittoria ed abnorme relativamente alla parte dispositiva che investiva la scala ed il barbecue.
In particolare ha sottolineato che lo stesso UTC, con proprio provvedimento, non più tardi di qualche settimana prima ed in relazione ad un altro condomino dell’immobile, aveva ritenuto che l’intero corpo scala fosse stato già stato sanato da un vecchio permesso di costruire risalente al lontano 1991. Per quanto concerneva il barbecue, invece, che addirittura l’intervento edilizio fosse da ritenersi libero ed in quanto tale non poteva essere oggetto dell’ordinanza di demolizione contestata.
Per la rimanente parte, quella relativa ai piccoli terrazzini, il ricorso è stato dichiarato improcedibile avendo l’anziana signora presentato istanza di sanatoria trattandosi di modesti abusi realizzati negli anni ’70 quando ancora non era proprietaria.