Agropoli, gli viene negato di vedere i figli: papà davanti scuola con striscioni e palloncini

Da oltre un anno, denuncia l'uomo, la ex moglie non gli permetterebbe di vedere i figli, tre bambini

Di Redazione Infocilento

AGROPOLI. Da oltre un anno la ex moglie non gli permetterebbe di vedere i figli, tre bambini. Né al papà, né alla nonna o altri familiari.. Così l’uomo ha deciso con l’apertura delle scuole di mettere in pratica una iniziativa simbolica, recandosi davanti l’istituto frequentato dai bambini ed esponendo palloncini a forma di cuore e un cartellone con la scritta “Papà c’è”.

“Ho aspettato fino al primo giorno di scuola e per vedere e salutare i miei 3 figli gemelli, sono andato presso la Scuola Media, perché mi viene impedito di contattarli e vederli, nel mio sacrosanto diritto non solo di essere padre, ma anche di esercitare il mio Diritto di visita dei bambini nei giorni e negli orari prefissati dal giudice, con apposito decreto nell’ambito del procedimento civile di divorzio”, dice l’uomo residente ad Agropoli.

Quindi racconta la sua versione dei fatti: “Dalla separazione in poi, la mia ex moglie ha sempre cercato di ostacolare il mio rapporto con i bambini. Questa situazione si è acuita soprattutto dopo le prime sentenze a suo sfavore. La prossima udienza del Tribunale è fissata per febbraio prossimo, causa allungamento dei tempi per il Covid, e siamo fiduciosi. Nel frattempo, io non posso esercitare il diritto di essere padre, e i miei figli non hanno più il diritto di avere un padre”.

La sua storia è stata presa a cuore anche dall’associazione Codici. “La storia raccontata da quest’uomo è una di quelle che non può e non deve lasciare indifferenti – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, perché è una storia di dolore, di privazioni ed anche lo specchio di una giustizia che mostra lacune sempre più grandi e gravi”.

“Nei casi di separazione, i giudici nella stragrande maggioranza delle volte danno ragione alle madri, ignorando la realtà dei fatti, gli equilibri all’interno della famiglia – prosegue Giacomelli – La vita per i papà diventa così impossibile, con le spese di mantenimento e per il nuovo alloggio che fanno sprofondare tantissimi di loro in una condizione di povertà, come hanno certificato gli ultimi studi, che registrano una presenza sempre più importante di padri separati tra i nuovi poveri”.

Poi, in merito al caso di Agropoli dice: “Una dimostrazione di affetto particolare, come particolare è la situazione che vivono tanti papà che si scontrano con il muro innalzato dalle ex mogli. Ad aggravare situazioni già critiche ci sono poi le strutture che dovrebbero essere di supporto, ma che invece non funzionano come dovrebbero. Il risultato è che molti padri separati si ritrovano così abbandonati, in grande difficoltà sia affettiva, perché non riescono più ad avere un contatto con i figli, sia economica”.

Di qui l’appello: “Deve esserci un cambio di passo da parte della giustizia e, al tempo stesso, una revisione del sistema di sostegno, perché lo squilibrio che regna ormai da anni non è più tollerabile. Di questo passo la bigenitorialità continuerà ad essere un concetto astratto, un tema buono per qualche slogan e poco più”.

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