Nella scorsa estate la Gelbison ha raddoppiato aggiungendo alla squadra maschile, in Serie D, quella femminile di calcio a 5. Quest’ultima è stata affidata al tecnico cilentano Vincenzo Orrico, ex calciatore con trascorsi sui campi dilettantistici sino alla quarta serie. La compagine vallese è stata l’unica salernitana a ripartire in primavera nella C regionale del futsal a tinte rose: “Buona la prima” il commento in sintesi dell’allenatore delle rossoblù che nell’annata alle porte saranno ancora di scena al “PalAlento” di Omignano Scalo nel massimo torneo di calcio a 5 femminile regionale. Queste le parole di Vincenzo Orrico che abbiamo raggiunto per un botta e risposta sui primi 12 mesi di vita della Gelbison femminile.
Vincenzo Orrico nella scorsa estate è diventato il nuovo allenatore della Gelbison femminile, squadra da poco nata nel mondo del calcio a 5. Come è nato tutto?
“Questa è un’idea lungimirante del presidente Puglisi di puntare con forza sul calcio femminile, e fortunatamente al primo incontro col Presidente ci siamo trovati in sintonia sugli obiettivi e sulla visione dello sport”.
Quali sono state le prime cose che ti ha chiesto la società in vista di questa nuova avventura?
“Al primo anno l’obiettivo della società, condiviso a pieno anche da me, era quello di far conoscere il glorioso nome Gelbison a livello femminile. Il fatto che società di questo calibro investano sul femminile è un bene per tutto il movimento fortemente in ascesa. Altro obiettivo era quello di avvicinare e aggregare tante ragazze anche senza esperienza a questo sport e gettare le basi per il futuro”.
Siete partiti da un blocco che negli ultimi anni aveva vestito la maglia di Fenix e Folgore Acquavella alle quali si sono aggiunte nuove ragazze. Come sono andate le prime settimane di allenamento?
“Costruire da zero o quasi non è mai facile, ma grazie al lavoro della società e del mio staff Daniele Di Santi, Romina Milo e Raffaela Marino, siamo riusciti a superare anche difficoltà messe in preventivo e ne siamo usciti rafforzati in campo e fuori”.
Per voi l’esordio in Coppa Campania prima dello stop autunnale. Come è stato esordire in panchina con questo gruppo e come sono stati i mesi di fermo successivi?
“A distanza di mesi ormai posso dirlo, l’emozione è stata tanta, ho cercato di tenerla a bada per non trasmetterla alle ragazze. Ciò che posso dire che di quel giorno ricordo ogni singolo secondo. Per me è stato l’inizio del mio viaggio in panchina e porterò con me quei momenti per sempre. Di contro invece lo stop è stato un duro colpo, perché lo sport è la nostra passione e in quei momenti non si vedeva via d’uscita. Però da ogni momento negativo, penso che c’è sempre un qualcosa di buono che si può raccogliere, e noi in quei momenti ci siamo rafforzati come gruppo, come squadra, come famiglia, punti fondamentali per raccogliere anche risultati in campo. Una squadra unita, pronta a sacrificarsi, supportarsi l’un l’altro, può superare ogni ostacolo”.
In primavera la nuova ripartenza. Siete stata l’unica salernitana a partecipare alla Serie C. Quali erano gli obiettivi?
“L’obiettivo principale alla ripartenza era quello di cercare di riportare normalità nelle vite delle ragazze. Di riportarle a sorridere e divertirsi sul campo, di questo ringrazio ancora una volta la società per averci dato la possibilità di tornare sul parquet”.
Come è andato il campionato per voi?
“Siamo soddisfatti del cammino, abbiamo gettato le basi per un buon futuro, fatto esordire tante ragazze in questo sport, creato un gruppo forte e unito in campo e fuori”.
Nelle ultime settimane si è formato il vostro organico tra conferme e nuovi arrivi. Come si annuncia per voi la stagione alle porte?
“Si la squadra è stata arricchita da elementi di assoluto valore umano, cosa per noi fondamentale nella scelte delle ragazze, e tecnico. L’obiettivo deve essere quello di non porsi obiettivi, lavorare con dedizione, convinzione e passione e alla fine tireremo le somme, dare tutto per non avere rimpianti. Alle ragazze chiedo di essere passionali perché con la passione, il senso di appartenenza, si da quel qualcosa in più che può fare la differenza. Altro grande obiettivo è quello di far divertire e portare tanti appassionati della Gelbison e di futsal al Palalento”.
Cosa si porterà dietro di questa stagione Vincenzo Orrico?
“Di questa annata porterò con me un po’ tutto, momenti belli e anche meno. perché sono quelli che fanno crescere come persona e come tecnico. Di sicuro, la prima vittoria storica di questa società in questo sport, in quel di Poggioreale, è stata un’emozione unica. Ora però è il momento di guardare avanti e prepararsi al meglio a questa nuova stagione”.
Soddisfatto della prima stagione da allenatore quindi?
“Si. Quella di allenare è stato un pallino che ho sempre avuto. Per me stato un incarico sognato ed inseguito con tutto me stesso. Farlo in questo contesto è stato davvero unico, in particolare sul piano umano. Ringrazio la società per avermi dato questa opportunità, di misurarmi in questo ruolo; tutti gli allenatori che ho avuto da giocatore, ognuno a modo suo, mi ha lasciato un qualcosa che ho fatto mio Infine grazie alla mia famiglia che mi è sempre vicina facendo si che possa dedicare il giusto tempo a questo sogno da inseguire”.