Green Pass e non solo. Arrivano nuove regole a partire da oggi. Obbligo di mascherina a bordo, presenza dei dispenser per igienizzare le mani, sanificazione degli ambienti, vendita dei biglietti con sistemi telematici, regolamentazione degli accessi, videosorveglianza nelle stazioni per monitorare i flussi ed evitare assembramenti. Sono alcune delle misure “di sistema” indicate nelle nuove linee guida predisposte dal Governo e concordate con le Regioni e le Province autonome, l’Anci e l’Upi con cui il trasporto si prepara alla ripresa delle attività lavorative e alla riapertura delle scuole.
Green Pass: i trasporti
Per il trasporto pubblico locale, dove tra le novità torna il controllore, le linee guida costituiscono la base di riferimento per i piani di potenziamento dei servizi che Regioni e Province autonome dovranno inviare al Mims entro il 2 settembre.
Da oggi 1 settembre e fino al 31 dicembre prossimo, termine dello stato di emergenza, scatta invece l’obbligo di green pass per aerei, navi, traghetti e treni a lunga percorrenza.
AUTOBUS E TPL, CONTROLLI A TERRA: si prevede il “graduale riavvio delle attività di controllo” dei biglietti ma anche “delle prescrizioni relative ai dispositivi di protezione individuale, da effettuare, nella prima fase di riavvio, prioritariamente a terra”. La capienza dei mezzi adibiti al trasporto pubblico locale ed extraurbano non deve essere superiore all’80%. Tuttavia potrà essere aumentata esclusivamente nel caso in cui sia garantito un ricambio di aria e un filtraggio “per mezzo di idonei strumenti di aereazione preventivamente autorizzati dal Cts”.
TRENI: il green pass è richiesto per l’accesso ai treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo Intercity, Intercity Notte e Alta velocità. La verifica della certificazione verde è effettuata a bordo treno all’atto di controllo del biglietto. Nel caso in cui il viaggiatore non la esibisca o risulti essere non veritiera, il viaggiatore viene invitato a spostarsi in una zona riservata ai passeggeri senza certificazione verde e dovrà scendere alla prima fermata utile.
La capienza è all’80%. È consentita la capienza massima a bordo dei treni a lunga percorrenza esclusivamente nel caso in cui sia garantito un ricambio di aria almeno ogni 3 minuti e l’utilizzo di filtri altamente efficienti.
AEREI: oltre il green pass, viene richiesto di osservare diverse misure, come prevedere percorsi a senso unico all’interno dell’aeroporto e fino ai gate, mantenendo separati i flussi in entrata e uscita; misurare la temperatura; a bordo, la sostituzione della mascherina se si superano le quattro ore; gli indumenti personali nelle cappelliere devono essere custoditi in un contenitore monouso, consegnato al momento dell’imbarco.
Anche in questo caso è consentita la capienza massima a bordo degli aeromobili nel caso in cui l’aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri Hepa.
NAVI E TRAGHETTI: anche qui dal primo settembre al 31 dicembre 2021 è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde l’accesso alle navi e traghetti adibiti a servizio di trasporto interregionale, sino al raggiungimento della capienza dell’80%. Sono esclusi i traghetti impiegati per i collegamenti nello Stretto di Messina, ai quali si
le prescrizioni previste per il Tpl marittimo come ad esempio per il collegamento da e per le isole minori.
FUNIVIE, CABINOVIE E SEGGIOVIE: indicate le percentuali di accesso, valide anche per i comprensori sciistici. Per le seggiovie: capacità di riempimento del 100%, con uso obbligatorio di mascherina. La portata è ridotta al 50% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento. Per le cabinovie e le funivie: capacità di riempimento non superiore al 50% e obbligo di mascherina. Non sono previste limitazioni per le sciovie e i tappeti di risalita. Le precedenti capienze massime di riempimento del 50% “potranno essere elevate all’80% – viene aggiunto – nel caso in cui disposizioni legislative introducano, per tali mezzi di trasporto, l’obbligatorietà della certificazione verde Covid-19”.