“Una tesi di laurea” come l’ha definita il tecnico della Salernitana Castori questa che era in programma nel debutto in campionato domenica 29 agosto alle 20,45 dei granata all’ Arechi contro la Roma.
Prima sfida ufficiale anche tra l’allenatore marchigiano e Josè Mourinho, mentre erano due i precedenti in Campania tra le due squadre: bilancio in perfetto equilibrio con una vittoria per i giallorossi nel 1947-48 ed una per la Salernitana conquistata nell’ ultima stagione in Serie A prima di quella attuale: era il 24 gennaio del 1999 e finì 2-1 per la squadra del cavalluccio (segnarono l’ex Bernardini e Giampaolo, per la Roma in gol Di Biagio).
Castori ritrovava i tifosi col bel colpo d’occhio dei quasi 15.000 spettatori nonostante le restrizioni di capienza dettate dalla normativa in vigore, che regalava l’Arechi e anche capitan Di Tacchio il quale scontava la giornata di squalifica (era assente nella sfortunata trasferta di Bologna all’ esordio).
Indisponibile Strandberg, espulso domenica scorsa, mentre Djuric e Veseli erano fuori per infortunio.
Nella Roma assente Zaniolo, anche lui squalificato per il rosso rimediato nel successo interno contro la Fiorentina ed il difensore inglese Smalling. 4-2-3-1 per i giallorossi con un solo cambio rispetto a domenica scorsa. Davanti a Rui Patricio, pacchetto arretrato composto da Karsdorp, Mancini, Ibanez e Vina. Cristante e Veretout in mezzo con Carles Perez, Pellegrini e Mkhitaryan a formare la batteria dei trequartisti dietro l’unica punta Abraham.
3-5-1-1 iniziale per i padroni di casa: Belec in porta, Jaroszynski, Gyomber (ex dell’incontro, sei presenze con la Roma nel 2015-2016) ed Aya dietro. Kechrida (ottima la sua partita contro il Bologna) e Ruggeri sugli esterni i due Coulibaly e Di Tacchio al centro. Obi agiva dietro l’unica punta Bonazzoli. In questa gara campeggiava sulle maglie di gara la sponsorizzazione della BCC di Aquara.
Arbitrava l’incontro il signor Rosario Abisso, con il quale la Roma aveva sempre vinto nei 5 precedenti in Serie A, mentre era molto meno favorevole il bilancio con la Salernitana: nei nove precedenti solo una volta i granata avevano conquistato i tre punti prima di questo match, in B contro il Latina nella stagione 2015-2016 poi tre pareggi e cinque sconfitte.
Il fischietto palermitano era coadiuvato dagli assistenti Valeriani di Ravenna e Bresmes di Bergamo. Quarto uomo Pezzuto di Lecce, al VAR Aureliano di Bologna, Assistente al VAR Prontera della medesima sezione arbitrale.
La cronaca del match: dopo 1′ e 14 secondi subito Roma pericolosa con un sinistro di collo di Vina, attento Belec che metteva in corner. La squadra di Mourinho dominava sul possesso di palla, la Salernitana tutta d’attesa come da copione e grintosa sulle seconde palle. Al 14′ girata di Abraham, alta sulla trasversale granata. Al 15′ provavano a farsi vedere gli uomini di Castori, con un colpo di testa abbondantemente fuori di Ruggeri sugli sviluppi di una punizione di Jaro.
19′: dopo un batti e ribatti in area colpo di testa in pallonetto di Mancini su assist di Pellegrini, Belec la smanacciava in angolo, azione nata da una buona sgroppata sulla destra di Karsdorp.
Al 28′ sberla di prima intenzione di Mamadou Coulibaly che intercettava un pallone vagante dal limite, fuori ma non di molto. Al 33′ ancora una sgroppata di Karsdorp, uno dei migliori del primo tempo dei suoi per Abraham, spizzata di testa e palla che si perdeva sul fondo. Al 38′ ci provava ancora di prima intenzione l’ex punta del Chelsea, dopo uno scambio con Mkhitaryan, attento Belec.
Il primo tempo si concludeva indenne per i granata, con una prestazione difensiva molto solida e pragmatica. Sterile possesso palla per la Roma, che comunque aveva creato diverse occasioni senza trovare la via del gol.
La ripresa iniziava con gli stessi effettivi del primo tempo per le due squadre. Come nella prima frazione lo squillo iniziale era della Roma, mancino di Carles Perez, palla che sibiliava, dopo 52” sul fondo alla sinistra di Belec. Al 47′ vantaggio giallorosso, Vina sulla sinistra per Pellegrini che bruciava Di Tacchio. Il capitano della Roma inspiegabilmente solo in area non si faceva pregare, Belec non proprio brillantissimo sulla conclusione centrale. Al 52′ la Roma raddoppiava con Veretout: azione molto bella in velocità Mkhitaryan-Abraham tutta di prima, nessun problema per il francese solo davanti al portiere granata sul filo del fuorigioco. Al 53′ reazione rabbiosa della Salernitana: Obi per Bonazzoli, girata sul fondo con l’ex doriano che reclamava un corner. Al 55′ si metteva con le due punte Castori: Simy sostituiva Lassana Coulibaly. Minuto 63′: due grandi parate di Belec. La prima su un colpo di testa angolato di Abraham, la seconda su un destro a giro di Veretout, francese classe ’93 salito in cattedra nella ripresa dopo un primo tempo in cui era sembrato un po’ avulso dal gioco. Al 67′ era il momento di Zortea e di Capezzi per uno poco attivo Kechrida e Obi. Provava a rinvigorire il gioco sulle fasce Castori per sfruttare le due punte fisiche davanti, ma al 68′ la Roma calava il tris con Abraham. Ancora una sgroppata di Perez e il britannico, di prima intenzione scaricava un destro che si appoggiava sul palo e si insaccava alle spalle di un incolpevole Belec. Al 71′ destro di Pellegrini, respinta del portiere sloveno. Al 77′ fuori Perez, il migliore dei suoi, al suo posto Shomurodov, in precedenza era entrato anche El Sharawy per Mkhitaryan.
Senza più storia il match, Pellegrini calava la sua personale doppietta, destro a giro implacabile dal limite con i difensori granata che ritardavano le chiusure ormai con la testa alla fine del match.
Nel finale minutaggio anche per Schiavone. All’86’ ci provava l’uzbeco Shomurodov, destro strozzato che finiva sul fondo. E al 91′ occasione per Simy che non riusciva a indirizzare verso la porta avversaria. Finiva dunque 0-4 la prima sfida all’ Arechi per i granata che naturalmente aspettano novità dal mercato in questi tre giorni che mancano alla fine della sessione. Non sono queste le partite che la Salernitana doveva vincere: dopo la sosta la truppa di Castori affronterà in trasferta il Torino di Juric, partito anch’esso male in questa stagione.