Abdelhamid Sabiri, centrocampista classe ’96, è uno dei giocatori che radio mercato da più vicino alla Salernitana. Il calciatore tunisino, naturalizzato tedesco, giungerebbe in granata dopo l’esperienza ad Ascoli dove ha collezionato 32 presenze ed 8 reti nella scorsa stagione in Serie B.
Abdelhamid Sabiri: pregi e difetti del centrocampista
Abbiamo raggiunto per conoscere meglio Abdelhamid Sabiri la giornalista di “Piceno Oggi” Chiara Poli, da sempre vicina alla causa dell’Ascoli.
Tecnicamente eccezionale ma un po’ indolente
“Sicuramente è un calciatore molto forte, il pezzo da novanta dell’Ascoli, non so onestamente se può essere un elemento già pronto per ben figurare in Serie A. Qui nelle Marche- afferma Chiara Poli– ha mostrato grandi prestazioni regalando imprevedibilità anche nelle giornate meno brillanti. Tecnicamente eccezionale è dotato di colpi balistici importanti ma è un po’ indolente e non sempre un calciatore pronto al sacrificio come richiesto da Castori”.
Ottimo dribbling e tiro dalla distanza: croce e delizia del “Picchio”
“Abdelhamid Sabiri è dotato di un ottimo dribbling, capacità di inserimento e tiro. Si tratta di un calciatore abile a battere le punizioni anche dalla distanza con traiettorie spesso imprendibili. Le sue caratteristiche risaltano maggiormente se impiegato da trequartista libero di spaziare dietro le punte, esaltato soprattutto nel 4-2-3-1. Giocatore diventato fondamentale ad Ascoli –continua la giornalista– per la sua capacità di saltare l’uomo, fornire assist e per la sua capacità realizzativa. Al “Picchio” è stato croce e delizia, ma indubbiamente uno di quelli che è spesso risultato fondamentale negli equilibri della squadra”.
Il calciatore desidera fortemente l’esperienza in Serie A
“Già a giugno Sabiri aveva espresso il desiderio di lasciare Ascoli e provare l’esperienza in Serie A. Nel caso giungesse davvero a Salerno – conclude Chiara Poli- Castori dovrà essere bravo a plasmarlo al suo credo calcistico, migliorando la sua poca costanza al sacrificio e l’attitudine nell’essere lezioso. A dir la verità in questo fondamentale comunque è migliorato molto da quando è giunto nelle Marche, dove man mano è diventato un calciatore più propenso a correre dietro all’avversario”.