Vallo, un solo medico in servizio: caos al pronto soccorso

Manca personale, disagi e lunghe file al pronto soccorso del San Luca. Una situazione insostenibile per i pochi medici e anche per l’utenza

Di Carmela Santi

VALLO DELLA LUCANIA. Pronto Soccorso al collasso. Giornata di fuoco quella di ieri all’ospedale San Luca di Vallo. La grave carenza di personale che si registra da tempo e più volte denunciata è esplosa in tutta la sua criticità. Per tutta la mattinata sono state registrate code e disagi con ambulanze in fila all’esterno e pazienti in attesa anche per oltre due ore prima di poter ricevere l’assistenza necessaria.

Motivo? La presenza di un solo medico in servizio al Pronto Soccorso che, inevitabilmente, ha rallentando le attività di assistenza. A denunciare i disagi, già dalle prime ore del mattino, sono stati proprio i pazienti in fila. Le immagini diffuse in rete hanno fatto vedere chiaramente le ambulanze in fila, con i pazienti all’interno, e altre persone in attesa, all’esterno dell’ingresso del Pronto Soccorso.

Non è la prima volta che accade in questo periodo, quando, oltre all’affluenza locale, si somma quella dei tanti vacanzieri che frequentano il comprensorio, essendo l’ospedale di Vallo  quello di riferimento per il territorio. In tarda mattinata, poi, l’arrivo di un secondo medico chiamato per accelerare le attività di assistenza, anche se le criticità sono rimaste.

A quanto pare è lo scenario che si presenta quasi ogni giorno in questo periodo di alta affluenza di turisti. È sempre stato così ma quest’anno la criticità  è stata  aggravata ulteriormente dall’emergenza Covid e non è più sostenibile. Da mesi, gli operatori sanitari sono costretti a turni massacranti di lavoro.

Nelle scorse settimane la situazione è stata denunciata anche dalle organizzazioni sindacali, tra cui la Uil che ha fatto  appello all’Asl di Salerno “affinché intervenga in maniera tempestiva e risolutiva. Nello specifico, chiediamo – l’appello dei sindacalisti – che si proceda con urgenza a nuove assunzioni di medici”. Richiesta di aiuto rimasta inascoltata a quanto pare. La situazione è addirittura peggiorata.

Attualmente presta servizio all’ospedale di Vallo un numero così esiguo di personale medico, che oltre a non assicurare la copertura ordinaria dei turni, potrebbe non garantire le giuste cure, i livelli minimi di assistenza e la sicurezza del paziente che arriva al Pronto soccorso. Allo stesso tempo, non permette di garantire le ferie estive, anche minime, necessarie per il benessere psicofisico del personale. La soluzione a tale grave e rischiosa criticità, non può essere quella concernente l’assegnazione settimana per settimana dei cardiologi, dei chirurghi e degli ortopedici. Tale misura è forse adatta a “sistemare le carte”, ma non certamente a risolvere il problema.

A pagarne le conseguenze sono gli utenti costretti ad affrontare mattinate infernali come quella di ieri per ricevere l’assistenza sanitaria. La situazione non va meglio negli altri reparti . Un problema grave che non coinvolge gli operatori del presidio ospedaliero di Vallo e di tutte le altre strutture sanitarie del territorio.  Infatti, tale situazione chiama in causa l’intera popolazione del comprensorio cilentano.

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