Battipaglia, neonatologia a rischio: la testimonianza di una mamma cilentana

Manca personale reparto a rischio chiusura. L'appello di una mamma cilentana: «Giù le mani dalla terapia intensiva neonatale di Battipaglia»

Di Redazione Infocilento

«Giù le mani dal reparto di terapia intensiva neonatale di Battipaglia». E’ questo l’appello di una mamma cilentana che si aggiunge ai tanti già arrivati nelle scorse ore. Il reparto di neanotologia rischia lo stop per la carenza di personale. Ecco allora che Anna Maria Maiorano ha voluto raccontare la sua esperienza, per sottolineare l’importante del reparto dell’ospedale battipagliese.

Questo il suo messaggio:

Quando si è in dolce attesa, si spera e si sogna di poter stringere il proprio figlio tra le braccia per 9 mesi. È il periodo più bello per una donna. In alcuni casi, però, quel periodo viene vissuto con ansia e paura. I miei 9 mesi sono stati stupendi, emozionanti e carichi di attesa. Mio figlio nacque sano ed io lo strinsi tra le braccia convinta che nulla potesse turbare la sua crescita, convinta che il peggio fosse passato. Invece non fu così.

Aveva 5 mesi e il 25 dicembre 2010 entrò in coma. Ero spaesata e spaventata. Oggi dover ricordare quei giorni fa male….fa male più di allora perché lo faccio per difendere ciò che ha permesso a mio figlio di continuare a vivere.

Fu trasferito d’urgenza dall’ospedale di Sapri alla neonatologia infantile di Battipaglia. Lì furono tempestivi nel capire cosa avesse e quella tempestività gli salvò la vita; quella tempestività e capacità ha fatto sì che non avesse danni neurologici gravi a causa di una Meningite da Pneumococco.

Arrivò in condizioni disperate (due arresti cardiaci, intubato) ma quei medici, quelle mani lottarono con ogni forza per strapparlo ad una sorte che non meritava.

Lo so, forse c’è stata dalla nostra anche un pizzico di fortuna perché se ne salvano in pochi, ma ho l’assoluta certezza che senza quei medici e senza quella eccellenza ora mio figlio non sarebbe qui.

Fa male male oggi leggere che quel reparto che ha salvato molte vite oggi rischia di chiudere. Come me molte madri hanno dei ricordi legati a quel reparto. Come mio figlio altri figli devono il loro futuro a quei medici.

Giù le mani dalla neonatologia di Battipaglia… perché se loro hanno lottato per il mio di bambino e per quello di molte altri madri…oggi molti lotteranno per quelle mani che per noi sono e resteranno simbolo di salvezza.

Una vita, anche una sola vita salvata, vale più di qualsiasi logica economica. Anche se fosse un solo bimbo salvato nulla può giustificare una scelta a discapito di un reparto fondamentale per un’intera provincia. Fa male ricordare ma è necessario farlo !

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