JazzinLaurino al fianco dell’Associazione per la Lotta al Neuroblastoma

JazzinLuarino è anche solidarietà: I promotori al fianco dell'Associazione per la lotta al Neuroblastoma

Di Comunicato Stampa

Anche quest’anno JazzinLaurino Festival dà voce all’impegno dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma a sostegno della ricerca scientifica. La rassegna, in programma dall’11 al 13 agosto nel borgo di Laurino, sarà infatti occasione per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di finanziare gli studi volti a individuare terapie sempre più efficaci per la cura del Neuroblastoma, tumore infantile che colpisce generalmente i bambini in età prescolare e prima causa di morte entro il primo anno di vita.

L’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma

L’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, presieduta dalla dottoressa Sara Costa, esprime quindi gratitudine per il Comune di Laurino, ente organizzatore della manifestazione, e per l’Associazione Liberi Suoni diretta da Angelo Maffia e a cui è affidata la direzione artistica dell’evento

L’associazione nasce il 23 luglio del 1993 scegliendo come sua sede legale e “naturale” l’Istituto “Giannina Gaslini” di Genova. Le sue origini si legano alla volontà di madri e padri che hanno vissuto l’esperienza della malattia dei propri figli, ma anche su impulso di oncologi frustrati dagli scarsi successi terapeutici ottenibili in quegli anni nel Neuroblastoma.

Il proposito dell’associazione è quello di finanziare progetti di ricerca per individuare terapie sempre più innovative, personalizzate ed efficaci per la cura del Neuroblastoma e di altri tumori solidi in età pediatrica. Le iniziative di raccolta fondi promosse dall’associazione sono tante: la campagna per il 5xmille è una di queste.

Si tratta di attività basate sulla logica di rete, di cooperazione, sull’impegno di genitori attivi in diverse parti d’Italia, ma anche di realtà istituzionali e di molte altre persone desiderose di fare la propria parte per sostenere la ricerca, il lavoro di tante ricercatrici e ricercatori e dare un motivo di speranza in più alle bambine e ai bambini in attesa di nuove cure.

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