Oggi personale del reparto carabinieri del Parco di Vallo della Lucania, ha portato a termine un’operazione di contrasto e repressione della pratica dell’uccellagione, praticata in danno dell’avifauna locale, particolarmente indirizzata alla cattura di cardellini (carduelis carduelis), un passeraceo particolarmente protetto e molto insidiato da vere e proprie manie di cattura che ancora oggi alimentano il mercato clandestino della provincia di Napoli.
L’operazione condotta personalmente dal comandante del reparto, con l’impiego di militari in abiti civili della stazione Carabinieri Parco di Castellabate e di due pattuglie con automezzo di servizio delle stazioni cc parco di Morigerati e Roccadaspide, è scattata all’alba di stamani, alle ore 05.30, quando si è avuta conferma che una macchina sospetta, una Fiat Punto di colore celeste, ha raggiunto una postazione adiacente il fiume “Testene”, in localita’ “Cannetiello” a sud dell’abitato di Agropoli e a poche centinaia di metri dal perimentro del parco nazionale. La pattuglia in abiti civili, composta dal col. Mario Guariglia e dal v. Brig. Giovanni Consiglio, ha presidiato la vettura fino alle ore 08.00 circa, quando sono sopraggiunte le due pattuglie precedentemente allertate.
Con tre uomini e’ stato percorso il letto del fiume verso valle per alcune centinaia di metri fino a rinvenire la rete innescata, 2 cardellini legati a riva e il capanno nel quale erano nascoste due persone di Castellammare di Stabia. Un terzo componente del gruppo di uccellatori e’ stato avvistato qualche centinaio di metri a valle dell’appostamento che vagava lungo il fiume, dal drone in volo di ausilio all’operazione.
Il terzo uomo ha fatto spontaneo ritorno al punto di parcheggio dichiarando di essersi allontanato dalla postazione di cattura per motivi indipendenti dall’arrivo dei militari del reparto. Si procedeva, quindi, al sequestro di una Borsa di color verde contenente due picchetti metallici, un martello, una roncola, una forbice, sei tondini di ferro, due lenze e un sacchetto contenente circa 2 kg di semi; Tre gabbie con all’interno un cardellino vivo in ciascuna di esse; Una gabbia di forma parallelepipeda contenente tre cardellini vivi; 1 esemplare di cardellino catturato sulla rete da uccellagione ed immediatamente liberato.
I militari procedevano alla liberazione di due esemplari adulti e un novello, presumibilmente di recente cattura e deferivano all’autorita’ giudiziaria competente i tre autori del reato di uccellagione di Castellammare di Stabia.
I cardellini non liberati, perché usati come richiami e abituati alla cattivita’, sono stati affidati al nucleo intervento tutela ambientale dirette dal Giuseppe Di Somma, associazione ambientalista legalmente riconosciuta per il recupero e reimmissione di avifauna selvatica.