Casal Velino, turisti lamentano “acqua torbida e gialla”, dati smentiscono

Polemiche da parte di alcuni vacanzieri per le condizioni del mare, ma i dati Arpac e i residenti stessi smentiscono lìinquinamento

Di Chiara Esposito

CASAL VELINO. Con l’arrivo dell’estate le località marine del Cilento si popolano di vacanzieri. Torna il caldo, torna la voglia di fare un tuffo al mare, ma tornano anche le polemiche.

È ormai quasi abitudine dover affrontare la questione del “mare a chiazze gialle”. Casal Velino, Ascea, Ogliastro, Agnone, Camerota ed ancora altre località, ogni anno devono continuamente rispondere alle segnalazioni di turisti che lamentano, ad un determinato orario, una “strana” colorazione delle acque.

Quest’anno è toccato prima al comune di Casal Velino difendersi, dopo le “denunce social” di alcuni turisti e dopo il video reso pubblico da alcuni rappresentanti del Comitato San Francesco di Salerno.

Gli abitanti del luogo, però, con video e dati alla mano, smentiscono quanto insinuato. L’acqua appare cristallina, una piscina naturale. Anche i dati Arpac, che periodicamente effettua le dovute analisi, non hanno mai rilevato la presenza di agenti patogeni, scongiurando pertanto alcun pericolo per la salute.

Allora a chi dare la colpa quando capitano questi episodi? Ebbene si, a Madre Natura…e vediamo perché.

La colorazione diversa delle acque è riconducibile al fenomeno della fioritura delle alghe, visibile a pochi metri dalla costa.
Sono chiamate ‘maree colorate’ e sono dovuti alla intensa proliferazione (‘fioritura’) di alghe microscopiche che vivono in colonna d’acqua (fitoplancton).

Il colore che si crea dipende dal pigmento dominante della specie protagonista. Le alghe sono infatti organismi fotosintetici e contengono delle molecole che catturano l’energia luminosa e poi la trasferiscono alla clorofilla che è l’attrice principale della fotosintesi.

Nulla di nocivo o di inspiegabile, è solo conseguenza naturale.

Casal Velino anche quest’anno ha ottenuto l’importante riconoscimento della Bandiera blu, assegnato proprio alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio.

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