“Sotto padrone”. A Capaccio presentazione del libro di Marco Omizzolo

L’opera di Marco Omizzolo è un viaggio nelle agromafie, tra caporali che lucrano sul lavoro di donne e uomini, sfruttati nelle serre

Di Comunicato Stampa

Sarà presentato venerdì 30 luglio prossimo, presso i giardini del Tempone, a Capaccio capoluogo, il nuovo libro intitolato “Sotto padrone: uomini, donne e caporali nell’agromafia italiana”. L’opera di Marco Omizzolo è un viaggio nel cuore delle agromafie, tra caporali che lucrano sul lavoro di donne e uomini, spesso stranieri, sfruttati nelle serre italiane.

Braccianti indotti ad assumere sostanze dopanti per lavorare come schiavi. Ragazzi che muoiono – letteralmente – di fatica. Donne che ogni giorno subiscono ricatti e violenze sessuali. Un sistema pervasivo e predatorio che spinge alcuni lavoratori a suicidarsi, mentre padroni e padrini si spartiscono un bottino di circa 25 miliardi di euro l’anno. Un viaggio, quello di Omizzolo, condotto da infiltrato tra i braccianti indiani nell’Agro Pontino e proseguito fino alla regione indiana del Punjab, sulle tracce di un trafficante di esseri umani.

Un’inchiesta sul campo che parte dall’osservazione e arriva alla mobilitazione: scioperi, manifestazioni, denunce per rovesciare un sistema che si può sconfiggere.

L’autore è sociologo, ricercatore Eurispes, docente presso l’ateneo La Sapienza, presidente della cooperativa In Migrazione e di Tempi Moderni a.p.s.. Si occupa di studi e ricerche sui servizi sociali, sulle migrazioni e sulla criminalità organizzata. È autore di saggi e ricerche nazionali ed internazionali in particolare sullo sfruttamento del lavoro in agricoltura dei lavoratori stranieri. Collabora con il master “Immigrazione. Fenomeni migratori e trasformazioni sociali” dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e con redazioni di quotidiani e riviste italiane. Ha pubblicato recentemente “La Quinta Mafia” (RadiciFuture editore) e “Sotto padrone. uomini, donne e caporali nell’agromafia italiana” (Feltrinelli). Si invita l’amministrazione comunale, gli enti del terzo settore, la cittadinanza intera e soprattutto i giovanissimi a partecipare a questa che non solo è un’opportunità culturale e investigativa su aspetti sociolavorativi, ma soprattutto un’opportunità di ascolto e di comprensione su come un cittadino diventa un ricercatore e poi un divulgatore e su quali i valori che alimentano la sua ricerca e le sue speranze.

L’organizzazione è a cura della BiblioTE’ca ambientalista “Silvio Paoselli” e di Semi vaganti Cilento.

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