La Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità, potrebbe avere effetti benefici in termini di prevenzione del cancro alla prostata.
Dieta Mediterranea a cancro alla prostata, lo studio
A rivelarlo uno studio pubblicato sul Sage Journals, a cura di un team di ricercatori campani guidati dal dottor Matteo Ferro (Divisione di Urologia, Istituto Europeo di Oncologia – IRCCS Milano): Giuseppe Lucarelli (Dipartimento di Emergenza e Trapianti d’Organo – Unità di Urologia, Andrologia e Trapianto di Rene Università degli Studi di Bari), Carlo Buonerba (Centro Regionale di Riferimento Tumori Rari, Dipartimento di Oncologia ed Ematologia, AOU Federico II di Napoli e Centro di Referenza Nazionale per la Salute Ambientale, Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno di Portici), Giovanni Boccia (Dipartimento di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Salerno), i biologi Daniela Terracciano (Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali Università Federico II di Napoli), Giuseppe Cerullo (Dipartimento di Scienze Motorie e Benessere Università di Napoli “Parthenope”) e Vincenzo Cosimato (Divisione di Medicina di Laboratorio presso l’Ospedale Civile “Maria SS. Addolorata” di Eboli).
I dati sul Cilento
Indagando sui dati epidemiologici della provincia di Salerno forniti dall’ASL e raccolti nel registro tumori, gli esperti hanno notato che in alcune aree del Cilento vi è un minor rischio di PCa (carcinoma prostatico) rispetto alle zone limitrofe della provincia.
Questo potrebbe essere spiegato con il regime nutrizionale sviluppatosi in queste zone dove è prevalente l’apporto di nutrienti ricchi di sostanze come licopene, quercitina e flavonoidi presenti nella Dieta Mediterranea e che hanno un ruolo antineoplastico.
L’appello degli studiosi
L’appello degli studiosi è di approfondire ulteriormente gli studi per comprendere la relazione tra Dieta Mediterranea e carcinoma prostatico e i meccanismi attraverso i quali questa dieta sana e sostenibile può agire contro questa specie di tumore.