Anche a Capaccio Paestum la Spiga Verse della Fee

Dopo la Bandiera Blu, arriva dalla FEE anche il riconoscimento per i Comuni rurali sostenibili. E si unisce al riconoscimento di Comune ciclabile FIAB e alle Vele di Legambiente.

Di Comunicato Stampa

Dopo la Bandiera Blu, Capaccio Paestum per il primo anno ottiene dalla FEE (Foundation for Environmental Education) anche la certificazione di Spiga Verde. La consegna dei riconoscimenti si è tenuta oggi, martedì 27 luglio, attraverso una cerimonia ufficiale svoltasi on line. 

Nato nel 2015, il riconoscimento Spighe Verdi è un programma della FEE Italia realizzato in collaborazione con Confagricoltura che premia la sostenibilità dei Comuni rurali. Il suo obiettivo, cioè, è guidare i Comuni rurali a scegliere strategie di gestione del territorio tali da giovare all’ambiente e alla qualità della vita della Comunità. Il programma promuove le buone pratiche agricole nel rispetto delle diverse realtà territoriali anche per valorizzare il patrimonio rurale di ogni Comune. La commissione che assegna le Spighe Verdi è composta da diversi enti istituzionali, tra i quali i ministeri dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, delle Politiche Agricole, alimentari e forestali e il ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo.

«La Spiga Verde è un riconoscimento per i Comuni rurali che equivale alla Bandiera Blu per i Comuni di mare. Ebbene – dichiara il sindaco Franco Alfieri – Capaccio Paestum per la prima volta può fregiarsi di entrambe le certificazioni rilasciate dalla FEE. Il nostro è un territorio vasto e variegato, non semplice da gestire. Ma le due certificazioni, unite alle tre Vele di Legambiente e al riconoscimento di Comune Ciclabile FIAB, dimostrano quanto incisivo sia l’impegno che stiamo mettendo in campo per valorizzare al meglio le ricchezze che esso ci offre, in modo non solo da renderlo ancora più appetibile per i turisti, grazie alle eccellenze enogastronomiche legate alle buone partiche agricole, ma soprattutto più vivibile per i cittadini».

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