Nozze d’argento per il Meeting del Mare che questa sera chiude in grande stile. Quella di Don Gianni Citro è un’avventura lunga venticinque anni e tantissime generazioni di ragazzi di allora che oggi tornano con figli adolescenti al seguito è stato un mix di pittura, danza cultura e musica. Venticinque anni di sodalizio con il Comune di Camerota che ospita la kermesse.
Il Meeting non ha ceduto neanche al covid; Don Gianni, unico direttore artistico, non ha abbandonato i suoi giovani ma li ha abituati al nuovo modo di incontrarsi: seicento presenze nella prima serata. Tutti seduti con mascherina, seicento giovani che hanno saputo dare agli adulti un esempio di libertà nel rispetto di tutte le regole vigenti.
Quest’anno per la seconda volta l’evento lascia il suo consueto posto sul porto e si colloca in una cornice fantastica una terrazza sul mare, un’affacciata tra mare e luci. Tantissimi in tre giorni gli artisti emergenti e tre i big, Ariete la prima sera, Io sono un cane la seconda e a chiudere Venerus.
L’annuale incontro ogni anno si da un titolo; l’anno scorso le diversità quest’anno “Ferita D’Amore”, un amore quello per le nuove generazioni che non trova fine per il Meeting del Mare che stasera si sveste per riprendere subito forma al prossimo anno. “Qualcosa ferisce ma da una ferita qualcosa nasce. Se venite feriti ricordate che da quel momento qualcosa di nuovo nascerà”, come sempre don Gianni chiude con un messaggio di positività e sprono.