Agropoli, Botticchio e Basile chiedono le dimissioni di Coppola

Opposizioni chiedono le dimissioni del sindaco dopo gli avvisi di conclusione indagini notificati in settimane

Di Gennaro Maiorano

Per Gisella Botticchio, consigliere comunale della Lega, Adamo Coppola deve dimettersi dalla carica di sindaco di Agropoli dopo gli avvisi di conclusione indagine consegnati dagli uomini della squadra mobile. Per Giovanni Basile, candidato sindaco con il gruppo Centrodestra, “Nessuno è colpevole senza un processo definitivo che, ad oggi, non sappiamo neanche se avrà luogo”. Ma il risultato non cambia: Adamo Coppola deve dimettersi, ma per demeriti amministrativi più che per le questioni giudiziarie. 

“Agli sciacalli chiediamo di riporre in frigo lo spumante. Non si festeggia il male altrui soprattutto quando questo tocca l’immagine della comunità – dice Badile – Uniamo le forze e lavoriamo assieme. Questo è l’unico modo per festeggiare un positivo risultato elettorale con quello stesso spumante”. “Centrodestra ha lo scopo di sconfiggere l’attuale Amministrazione dentro la cabina elettorale con progetti, programmi elettorali e l’aiuto di tutti i Cittadini che vorranno darci una mano”, conclude Basile. 

Gli avvisi di conclusione indagine sono stati consegnati a 12 persone: il sindaco, Adamo Coppola; il presidente dell’Agropoli Cilento Servizi, Domenico Gorga; il direttore generale dell’Agropoli Cilento Servizi, Giuseppe Capozzolo, ed il suo predecessore Fabio Serafini; Alessandra Sepe, legale rappresentante della cooperativa Progetto Sud; Mario Di Marco, legale rappresentante della cooperativa Sos Cilento; Giuseppe Conte, legale rappresentante della cooperativa 11 Faro; Naomi Rizzo, legale rappresentante della cooperativa Futura; Francesco Cantalupo, legale rappresentante della società Cantalupo carburanti s.r.l.; Luca Gregorio, legale rappresentante della società Truck Star s.r.l; Nicola Giuseppe Igor Lombardi, responsabile di filiale Etjca-Foggia, ed Immacolata Schembri, responsabile della filiale Tempor di Salerno.

L’attività investigativa ha interessato la gestione economica della società partecipata Agropoli Cilento Servizi, in particolare presunti intrecci collusivi tra i pubblici amministratori ed i legali rappresentanti delle cooperative sociali e di varie società fornitrici, che avrebbero beneficiato dei ‘favori’ della società in house del Comune di Agropoli.

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