San Mauro: ricorda il miracolo della Conservazione delle Sacre Particole

Nel 1969 ignoti rubarono la pisside con le ostie consacrate. Queste vennero ritrovate il giorno seguente e riposte in chiesa: sono tutt'ora intatte

Di Letizia Baeumlin

Ricorre il 25 luglio il 52° anniversario “Conservazione delle Sacre Particole. Era la notte del 25 luglio 1969, quando ignoti entrarono nella Chiesa Parrocchiale di San Mauro La Bruca e rubarono, tanti oggetti Sacri, anche la pisside che conteneva le Ostie consacrate, custodito nel Tabernacolo. Appena usciti dalla Chiesa i ladri gettarono le Sante Particole (Ostie), ed il coperchio del Calice che le conteneva, su un muricciolo davanti alla porta laterale.

La mattina seguente, le Ostie profanate furono trovate dalla piccola Gerardina Amato. Il parroco Don Pasquale Allegro, avvertito del ritrovamento, raccolse le Ostie, ricollocandole nel Tabernacolo e avverti il Vescovo di Vallo della Lucania, Mons. Biagio D’Agostino, che con decreto del 25 luglio 1970, stabilì che le Ostie profanate fossero conservate in perpetua Adorazione e Riparazione nella Chiesa Parrocchiale; stabilì inoltre che il 25 luglio di ogni anno fosse celebrata una solenne Giornata Eucaristica di riparazione.

Donò infine alla Chiesa che Egli aveva elevato alla dignità di Santuario Eucaristico l’ostensorio, per custodirvi le Sacre Ostie profanate, che furono sigillate in esso. Da 52 anni le Sante Ostie sono conservate intatte.

Dall’esperienza di analisi compiute da scienziati e chimici si sa che già dopo sei mesi la farina azzima si rovina gravemente e, nel giro massimo di un paio d’anni, si riduce a poltiglia e poi a polvere. Così non è stato nel caso di San Mauro La Bruca.

La comunità religiosa, vista l’emergenza covid, ricorderà l’evento miracoloso unicamente con una Santa messa.

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