CONTRONE. Il centro alburnino è ufficialmente un comune cardioprotetto. Installato un defibrillatore all’ingresso della casa comunale. Una iniziativa importante, soprattutto in centri come Controne: in attesa dei soccorsi e dell’arrivo in ospedale, infatti, il defibrillabore può essere uno strumento determinante per affrontare problematiche in cui la tempestività d’intervento assume un ruolo fondamentale.
Controne comune cardioprotetto con il defibrillatore di Piazza Umberto I
Controne diventa così un comune cardioprotetto: il defibrillatore è stato installato in Piazza Umberto I. Presto sarà operativo. L’amministrazione lo ha posizionato in un’area dove è presente il sistema di videosorveglianza al fine di evitare danni da parte di malintenzionati.
I commenti
«La tempestività delle operazioni di soccorso può fare la differenza tra la vita e la morte». osservano da palazzo di città. «A breve saranno istituiti dei corsi di primo soccorso, finalizzati al corretto utilizzo dello strumento, aperti a tutti quanti vogliano prenderne parte», dice il sindaco Ettore Poti.
Controne è soltanto l’ultimo comune cardioprotetto in ordine di tempo. Sempre più enti locali, talvolta anche in collaborazione con associazioni di volontariato, stanno promuovendo l’installazione di defibrillatori.
I dati
Ma perché è fondamentale essere un comune cardioprotetto? Ogni anno in Italia circa 70.000 persone sono vittime di un arresto cardiaco improvviso. In pratica una città di medie dimensioni che scompare. Circa un terzo degli arresti cardiaci si verifica nei luoghi pubblici.
L’arresto cardiaco è una delle principali cause di morte, può colpire chiunque, in qualunque momento e in qualunque posto, e può essere combattuto solo entro i primi minuti, praticando la rianimazione cardiopolmonare e utilizzando il defibrillatore, che è un apparecchio semplice e sicuro. Questi elementi dimostrano l’importanza di un comune cardioprotetto.