Mondo del lavoro: tra le professioni più ambite dai giovani c’è anche il pilota

Di Redazione Infocilento

Sempre più giovani sono attratti dalla possibilità di diventare piloti:condurre jet privati o aerei di linea è il sogno di molti, motivo per cui si sta determinando un importante aumento della richiesta per quello che riguarda le scuole di volo.

Si tratta, infatti, di realtà formative indispensabili per imparare tutte le nozioni teoriche e pratiche necessarie per intraprendere questa carriera a livello professionale o anche semplicemente per volare per passione.

Naturalmente, per un aspirante pilota rimane importante individuare una scuola di volo in grado di assicurare una preparazione completa a 360° e di mettere a disposizione l’insegnamento di piloti di grande esperienza, così come tutti gli strumenti indispensabili per svolgere al meglio le lezioni.

A questo proposito, una delle realtà di riferimento del settore è per esempio Urbe Aero (sito web: https://www.urbe.aero), che si contraddistingue per l’ampia offerta formativa proposta, così come per la possibilità di usufruire di simulatori di volo di ultima generazione e di una flotta di aeromobili in linea con le esigenze del momento.

Teoria integrata o modulare?

Chiunque decida di entrare nel mondo dell’aviazione può trovarsi molto avvantaggiato se ha avuto unaformazione scolastica precedente di tipo tecnico o scientifico.

Di certo, la teoria costituirà la base solida su cui poggerà l’insegnamento e di solito si possono distinguere due differenti modalità: il metodo integrato, che prevede moduli teorici più brevi e atti a passare velocemente al simulatore e poi al jet con volo assistito; al contrario, il metodo modulare si sofferma maggiormente sullo studio, specie per dare modo agli studenti che ne manifestano necessità di assorbire con maggiore efficacia i concetti di base prima di procedere con la pratica.

Il numero maggiore di ore di teoria si può assestare tra le 500 e le 600 e includere le nozioni più diverse: dalla semplice e basilare fisica del volo a informazioni concernenti la meteorologia, dalle procedure di comunicazione con la torre di controllo alla conoscenza perfetta della strumentazione. Non mancano lezioni che riguardano anche il diritto e le conoscenze basilari nel campo dell’aeronautica, ivi incluse le leggi vigenti e i codici etici relativi.

Esistono corsi rivolti principalmente a chi desideri diventare pilota di voli commerciali per la movimentazione di persone o persino di carichi di merci, oppure altri atti a perfezionare determinati aspetti, come quello delle tecniche d’insegnamento ad altri aspiranti piloti, quelle relative a mezzi con un solo motore, concernenti condizioni di volo più complesse o semplicemente l’abilitazione a voli internazionali, con licenza valida in tutto il mondo. Esistono anche percorsi formativi riguardanti il rinnovo o il reintegro della licenza.

L’importanza della pratica durante il percorso formativo

Nel momento in cui la fase teorica è terminata si passa al simulatore di volo: più esso è strutturato in maniera completa, maggiori sono le possibilità di verificare le reali capacità dell’aspirante pilota da parte dell’istruttore.

In questa fase, il suo compito sarà quello di valutare quanto si riesca a mettere in pratica di ciò che è stato appreso: la fluidità con la quale si maneggia la strumentazione, l’uso del linguaggio corretto per comunicare con colleghi e torre di controllo, precisione nelle procedure dalla partenza all’atterraggio e persino freddezza e lucidità nelle situazioni di emergenza.

In un simulatore di volo, infatti, è possibile ricreare in tutta sicurezza condizioni di criticità sia concernenti l’ambiente esterno che guasti interni al velivolo, potendo così apprezzare la proattività dello studente alla risoluzione dei problemi in un’ottica di affidabilità totale.

Per ricevere il certificato d’idoneità psicofisica dall’Aeronautica Militare, fondamentale per intraprendere la professione di pilota, però, sarà indispensabile anche la pratica su jet reali, ove i doppi comandi consentiranno nuovamente all’istruttore di intervenire laddove necessario.

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