Nuova Pro Loco Pisciotta tra i finalisti del Premio Letterario “Salva la tua lingua locale”

Il copione del presepe vivente scritto da Gianluca Veneroso finalista nella categoria teatro inedito

Di Comunicato Stampa

Il Presidente dell’Associazione Nuova Pro Loco Pisciotta APS ha reso noto che il testo candidato al concorso “Salva la tua lingua locale” edizione 2020 si è aggiudicato il 2º posto nella categoria teatro inedito. Si tratta del copione del presepe vivente che si svolge a Pisciotta, realizzato ogni anno con testi e canzoni inedite in dialetto pisciottano scritto dall’insegnante Gianluca Veneroso.

Queste le parole dell’autore:

CHI DIALETTU ‘NG’È A PISCIOTTA! Ho scelto di parafrasare- modificare il titolo CHI PRESEPI STA PISCIOTTA! , attribuito al nostro magico percorso presepiale nel borgo pisciottano, per celebrare un piccolo/grande traguardo: la conquista del secondo posto per la sezione TEATRO INEDITO nell’ambito del CONCORSO NAZIONALE ” SALVA LA TUA LINGUA LOCALE”, Edizione 2020, a cura delle Pro Loco d’Italia e ALI Lazio – Autonomie Locali Italiane, in collaborazione con il Centro Internazionale Eugenio Montale. Leitmotiv dell’iniziativa: il dialetto, esplorato nelle sue morbide sfumature, assurto a un’attenzione rarefatta, calato nelle incantevoli cornici regionali che lo preservano. Eh, già! Perché il dialetto è innanzitutto una lingua, con regole, dignità intellettuale ed evoluzioni vorticose. Non è- attenzione!- l’altra lingua, di scarto o ripiego, ma la LINGUA ALTRA …di arricchimento. È la voce dell’istinto, la linfa dei pensieri, la panacea delle intoccabili radici del nostro IO SONO! U DIALETTU non toglie cultura ma la contiene. Dietro – anzi DENTRO – i passaggi canori e recitati del nostro PRISEPI vivono, brulicano e corrono grandi e piccoli Pisciottani, coralmente indotti a trasferire messaggi universali ed eventi messianici con la lingua di sempre, con la spontaneità di una sorpresa immediata. Senza filtri o stereotipi. Dietro/dentro espressioni e vocaboli riecheggiano urla arabe, ordini spagnoli, esclamazioni francesi e finanche epitaffi greci o incisioni romane. IDDU strizza l’occhio all’IS latino, la tipica F “fischiata” di noi Pisciottani rinverdisce lo scomparso suono del GIOD (J) GRECO ANTICO, una sorta di SEMICONSONANTE che respira in molte vulgate. E che dire delle finali tronche alla parigina o dell’uso di GRUMI DI LETTERE per esprimere concetti? Il celebre ‘NZ vale come un NO e sembrerebbe ereditare il suo potere di lingua tramite rumori secchi dagli Ottentotti, un popolo sudafricano. Ecco l’intento della Nuova Proloco: attrarre tutti e ciascuno ( in primis i giovanissimi) verso un libro, un atlante, un software, un film-documentario …un forziere che, senza trucchi multimediali o visualizzazioni social, fende la storia da cui veniamo nel suo cuore vivo e ce la restituisce in tempo reale sottoforma di parole in circolo. U DIALETTU CILENDANU è come la nostra tavola: un mosaico di etnie e citazioni che, da terra e da mare, filtrano nelle più intime fibre della Magna Graecia, trasformando il dramma reiterato di conquiste secolari nel dono impareggiabile della multicultura. 

Gianluca Veneroso
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