Un’escursione in canoa a Tresino per “Ascoltare le campane di San Giovanni”

Escursionismo e canoa: tanta suggestione per l’escursione “Ascoltando le campane di San Giovanni con la luna piena”

Di Annalisa Siano

Giovedì 24 Giugno, con l’escursione “Ascoltando le campane di San Giovanni con la luna piena”, organizzata dalla guida ambientale Danilo Palmieri, in collaborazione con il circolo nautico di Tresino, si è sancito l’incontro tra l’escursionismo e le canoe, un binomio terra/mare, capace di stupire i partecipanti, durante una notturna con la luna piena, nei pressi dell’area marina protetta di Castellabate-Tresino, per far rivivere in prima persona una delle tante leggende del territorio e lasciare un ricordo di un’esperienza emozionante, che rimarrà indelebile nel tempo.

Il percorso prevedeva la partenza e l’arrivo in canoa dalla spiaggia del belvedere dei Trezeni. Prima di partire l’amministrazione comunale di Castellabate, ha consegnato la Bandiera Blu, al circolo nautico di Tresino.
Una volta lasciate le canoe è iniziata l’escursione a piedi fino alla torre di punta Tresino, da dove, grazie alla concomitanza con la luna piena, la “vista notturna” ha spaziato da Punta Licosa, con Castellabate e Santa Maria a sud e Agropoli, con le montagne di Capaccio a nord.

Ritornati alle canoe, i partecipanti hanno consumato un “aperitivo” a base di prodotti tipici e durante il rientro verso Santa Maria, c’è stata l’attesa sosta in canoa nei pressi della fossa di San Giovanni, sperando di sentire il suono della campana.

La leggenda è legata alla Chiesa di San Giovanni, costruita da Ligorio di Atrani nel 957 a Tresino. L’edificio cristiano annesso ai resti del monastero, nella sua ultima veste settecentesca, è stato sconsacrato e versa in uno stato di degrado.

Essa narra che la campana di san Giovanni venne trafugata dai Saraceni e gettata in mare nella fossa di San Giovanni per evitare che la loro nave affondasse in una mareggiata. Si crede che alla mezzanotte di ogni San Giovanni, a Tresino, sia possibile percepire ancora il suono della campana.

La curiosità nei confronti della credenza popolare e la suggestione offerta dalla location hanno reso questo percorso indimenticabile.

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