SAPRI. «Con la deliberazione della giunta comunale i nostri “geniali” amministratori sono stati costretti ad ammettere tutti gli errori di un progetto nato male e finito peggio». Inizia così una nota del gruppo di minoranza Sapri Democratica. A finire sotto accusa gli interventi di restyling di Piazza Plebiscito, di recente inaugurata.
«Sono stati spesi milioni di euro per generare il caos nella mobilità cittadina con lo scellerato utilizzo dei fondi destinati dalla regione per il “programma per il completamento, il riammagliamento e la messa in sicurezza della rete stradale di supporto alle attività turistiche dei litorali campani (area domitiana, flegrea, salernitana, cilentana)” un vero paradosso da denuncia alla Corte dei Conti», dicono da Sapri Democratica.
Pomo della discordia il provvedimento con il quale «la giunta è stata obbligata a dare indirizzo ai responsabili per mettere una pezza alle gravi problematiche generate dalla realizzazione delle opere».
In particolare il provvedimento prevede: l’inversione senso di marcia su via Mazzini, con accesso da via Umberto I, con istituzione del divieto di sosta sull’intera area; l’inversione del senso di marcia via dell’Olmo, con accesso da via Nicodemo Giudice, ed istituzione area di parcheggio; istituzione definitiva senso unico di marcia da via Carducci verso via Cassandra; istituzione aree di parcheggio su piazza Plebiscito, via Carducci e via Marinella.
Nuove disposizioni che, secondo Sapri Democratica non migliorano di certo la viabilità nella zona.
«Ci chiediamo a cosa sia servito spendere tutti qui soldi per mettere una distesa di pietra del Cilento che in realtà è turca….Con una pubblica illuminazione di scarsa qualità (sono stati integrati dei faretti sopra i pali nuovi) abbattendo tutte le alberature esistenti e cancellando il ruolo che piazza Plebiscito ha svolto da sempre…..Da luogo vivo e di vita….a luogo morto e di desolazione», concludono dal gruppo di minoranza.