CASTELLABATE. Una mattinata insolita e piena di polemiche. Sin dalle prime ore della mattina, turisti e residenti che hanno iniziato a popolare la centralissima spiaggia di “Marina Piccola”, a Santa Maria di Castellabate, si sono ritrovati davanti ad uno spettacolo indesiderato.
Ruspe, montagne di sabbia e transenne con divieto di balneazione hanno suscitato la rabbia dei presenti, obbligati a cambiare destinazione o a desistere dalla voglia di un tuffo.
Il tutto rientra nelle attività dei lavori del ripristino dell’arenile per quanto riguarda il porticciolo delle “Gatte”, al fine di permettere la navigabilità e l’ormeggio delle imbarcazioni, e del tentativo di salvaguardare la spiaggia di Marina Piccola dall’erosione costiera che finora ha avuto esiti fallimentari.
Disagi non solo per i bagnanti della spiaggia libera ma anche per i privati, rimasti sbigottiti dalla gestione e dalla inopportunità di fare lavori di questo tipo in piena estate.
“Cosi si fa turismo a Castellabate?”, è il grido di rabbia lanciato da un proprietario di un lido circostante. Durante le operazioni, ci sono stati anche attimi di tensione quando la ruspa è scesa in spiaggia passando pericolosamente tra gli ombrelloni di chi era sul posto, con bambini e famiglie a poca distanza.
A questa vicenda, si aggiungono le già forti critiche per i lavori contro l’erosione costiera che hanno contraddistinto gli anni precedenti e che non hanno apportato i risultati sperati.
Infatti, la spiaggia di “Marina Piccola”, tra le più importanti e affollate del Comune, si presenta oggi fortemente ridimensionata rispetto al passato. Uno dei luoghi simbolo di Castellabate è stato quasi cancellato, danneggiando l’immagine di un luogo incantato che da sempre è uno dei centri nevralgici del turismo locale.