CAPACCIO PAESTUM. Con l’arrivo dell’estate e i litorali che si affollano diventano sempre più frequenti le segnalazioni di presunti casi di inquinamento del litorale. Schiuma, acqua gialla o verdastra, si registrano quasi quotidianamente.
Spesso, però, non si tratta di inquinamento vero e proprio ma di fenomeni naturali dovuti all’eccessiva temperatura e alla alghe.
Costa di Capaccio Paestum: il pericolo inquinamento
Tra i tratti di costa maggiormente attenzionati per i rischi ambientali c’è quello di Capaccio Paestum. Lungo il litorale, infatti, sfociano diversi corsi d’acqua, collegati ad una fitta rete di canali. E’ da qui che spesso arrivano nel mare liquami inquinanti e scarichi illegali.
Nonostante i controlli, spesso le aziende responsabili di tali attività non vengono individuate e restano impunite. Associazioni, forze dell’ordine ed ente pubblico stanno provando a monitorare con più attenzione la situazione per garantire la salubrità del mare capaccese. Fin ora grosse criticità non si registrano, nonostante qualche segnalazione.
I dati Arpac
Lo dicono gli studi dell’Arpac che ogni mese effettua prelievi ed analisi lungo tutta la costa campana. Nel caso della costa di Capaccio Paestum si è registrato quasi ovunque un miglioramento dei parametri.
In località Foce dei Ranci che si estende a nord della foce del Solofrone, i parametri microbiologici fanno segnare dati più che positivi con minime percentuali di batteri nei punti di prelievo.
Anche nei cosiddetti punti studio, ovvero laddove esistono potenziali forme di inquinamento (per esempio le foci dei fiumi) i parametri sono nella norma seppur l’ultimo rilevamento ha fatto registrare un aumento dei batteri.
Miglioramento dei parametri e classificazione “Eccezionale” (ovvero la massima valutazione da parte di Arpac) anche a Licinella, Ponte di Ferro, Casina d’Amato, Laura, Varolato e Villaggio Merola (alla foce sud del Sele).
Pure a Torre di Paestum (da 100 metri a sud della foce del Capodifiume a 50 metri a nord di Acqua Sulfurea) i dati sono positivi seppur tra maggio e giugno c’è stato un leggero aumento di batteri. Questo tratto di costa è l’unico che fa registrare una classificazione “Buona”, ovvero un gradino sotto l’Eccellenza.
Dati più che lusinghieri per la costa di Capaccio Paestum, premiata con la Bandiera Blu, ma affinché restino tali è necessario che tutti facciano la propria parte e che l’attività di controllo sia continua.