Continuano le polemiche per la parziale chiusura della Cilentana, per un muro potenzialmente a rischio crollo tra gli svincoli Agropoli Nord e Agropoli Sud. In attesa del tavolo tecnico in programma mercoledì, non mancano accuse alle istituzioni e alla società che gestisce l’arteria, l’Anas.
Proprio contro quest’ultima si è scagliato l’avvocato Giuseppe Russo, presidente di Noi Consumatori: «È indubbio che le responsabilità di quanto sta succedendo sulla Cilentana siano tutte da imputare all’Ente Gestore ANAS. Questo inutile carrozzone dal 2019 sta gestendo in maniera pessima la Cilentana».
«Quando sta accadendo è la conseguenza della totale inerzia di un carrozzone dove ci sono solo colonnelli comodamente seduti sulle proprie poltrone. Dov’è l’ordinaria manutenzione? Dov’è la diligenza circa la gestione della più importante arteria del già isolato Cilento?
Gravissime sono le responsabilità di ANAS e del Ministero da cui dipende», aggiunge l’avvocato cilentano.
Ma le critiche vanno anche all’indirizzo dei politici e della Prefettura che «da anni non prende una decisione chiara sulla Cilentana. Il Cilento sempre più abbandonato a se stesso, mortificato, di cui sempre si dirà “bello ma non c’è nulla».
Critiche arrivano anche da Confesercenti Salerno che ha indirizzato una lettera al Prefetto per mostrare tutto il proprio disappunto per la situazione.
«Nessuno dei nostri imprenditori turistici salernitani vuole anteporre gli affari alla sicurezza della viabilità ed alla cura del territorio, ma risultano davvero incomprensibili le tempistiche e le modalità con le quali vengono posti in essere cantieri, deviazioni e semafori, spesso come nel caso delle code tra Agropoli Nord ed Agropoli Sud, in prossimità della stagione estiva», dice il presidente Raffaele Esposito.
«È oltretutto mortificante per chi deve fare impresa ed ha la necessità di dover ripartire constatare, a monte di questi disagi, una mancata concertazione tra gli enti e le autorità preposte alla gestione di questi lavori e delle aree di cantiere, che si traducono inevitabilmente in malcontento ormai ridondante, sconforto e che pregiudicano definitivamente la raggiungibilità, anche per programmare prossimi spostamenti e visite, alcuni territori della nostra straordinaria provincia già difficilmente raggiungibili come ad esempio il basso Cilento o il golfo di Policastro oppure la costiera amalfitana», conclude, auspicando immediati interventi.