Niente fondi per rigenerazione urbana ai piccoli comuni: da Castellabate appello al Governo

L’amministrazione si fa parte attiva affinché il Governo estenda a tutti i Comuni la possibilità di ottenere contributi per finanziare gli interventi di rigenerazione urbana

Di Comunicato Stampa

L’amministrazione comunale di Castellabate esprime la sua preoccupazione sul tema degli interventi relativi alla rigenerazione urbana: la maggior parte dei piccoli Comuni, quelli cioè con meno di 15.000 abitanti, verrà esclusa da due fondi destinati agli Enti locali e previsti dalla Legge di bilancio n. 160/2019, con risorse impiegabili per finanziare sfide fondamentali per il futuro dei territori e delle comunità.

Un messaggio d’allarme che è stato lanciato con l’approvazione della Delibera di Giunta n. 94 del 25 giugno 2021, visto che a tale situazione non viene posto rimedio neppure con il Recovery Plan che taglia, ancora una volta, fuori i piccoli Comuni, e che sussistono inoltre notevoli disparità in ambito territoriale. Nella delibera l’amministrazione si fa parte attiva affinché il Governo modifichi il DPCM del 21 gennaio 2021 ed estenda a tutti i Comuni la possibilità di ottenere contributi per finanziare gli interventi di rigenerazione urbana e non escluda i Comuni sotto i 15.000 abitanti dai fondi da assegnare in forza del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Il Sindaco f.f. Luisa Maiuri, dichiara: «Il Parlamento a dicembre 2019 assegnò 8,5 miliardi di euro per la rigenerazione urbana dei Comuni Italiani. Con un imperdonabile errore il Governo, a gennaio 2021 destinò quei fondi solo ai Comuni con una popolazione superiore ai 15.000 abitanti. Ora il Governo Draghi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha riproposto questa esclusione. E’ assurdo, inaccettabile – e organi superiori determineranno se incostituzionale – escludere il 42% dei cittadini italiani da queste risorse. I Comuni con meno di 15.000 abitanti rappresentano il 91% del totale dei Comuni e il 70% del territorio. Faremo tutto, anzi di più, quello che sarà possibile per correggere questa assurdità».

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