«A 16 mesi dall’inizio della pandemia l’unica regione d’Italia nella quale non sono consentite le attività fieristiche alle sagre e alle fiere è la Campania». Così si è espresso il coordinatore regionale Anva-Confesercenti, Aniello Ciro Pietrofesa, in rappresentanza degli ambulanti. Ancora un attacco dalle categorie economiche per come alcuni comuni stanno gestendo la pandemia.
«Eppure non ci sono restrizioni normative: vigono i protocolli di sicurezza che permettono l’esercizio ambulante anche in questi contesti – osserva Pietrofesa – La maggior parte dei Comuni campani mantiene ferme le numerose imprese ambulanti fieriste. Senza lavoro non hanno altra scelta che chiudere le attività perdendo non solo occupazioni ma tradizioni, cultura, allegria».
Stop a fiere e disagi per gli ambulanti: la situazione in Cilento
In questo contesto sembra essere in controtendenza il Cilento. Alcuni Comuni costieri, infatti, hanno garantito, ad una piccola parte della categoria degli ambulanti fieristi, dei posti dislocati lungo i propri lungomari.
Ma si tratta di un caso i solato poiché non tutti hanno adottato tali provvedimenti. Tanti Comuni dell’entroterra non hanno preso in considerazione nessun tipo di aiuto, secondo Anva-Confesercenti.
L’appello
«Chiediamo un intervento delle Prefetture, dei Vescovi, del Presidente dell’Anci affinché si possa dare una risposta ai tanti lavoratori ambulanti in difficoltà – dice Aniello Ciro Pietrofesa – Non vogliamo sostegni economici ma la dignità di poter riaprire i nostri banchi in tutta sicurezza e garantirci la sopravvivenza delle nostre imprese e delle nostre famiglie. Senza dimenticare anche i nostri colleghi dello spettacolo viaggiante, anch’essi fermi da oltre un anno».
«Bisogna intervenire presto per evitare una catastrofe. L’ANVA sta valutando di manifestare in piazza per far sentire la voce degli operatori», fa sapere l’associazione di categoria.