Legambiente e Anci scendono in campo per ristabilire le relazioni tra i piccoli cittadini, bambini e ragazzi, nello scambio tra pari e nel loro rapporto con gli spazi che tanto sono mancati duranti il lungo lockdown. E ripartono da luoghi pubblici, come parchi urbani, spiagge, aree verdi fabbriche” di benessere strategiche per un rilancio delle relazioni sociali. Si chiama “EduCare”: comunità in gioco, nuove rotte di cittadinanza, progetto di Legambiente in partenariato con Anci Campania finanziato dal Dipartimento per le Politiche per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Una campagna lunga sei mesi che toccherà tanti comuni della Campania per costruire un nuovo modello di gestione che tenga dentro la necessità di una conversione ecologica e sociale delle città a partire dai dagli spazi all’aperto. I bambini e i ragazzi hanno avuto modo per un lungo periodo di “analizzare” gli spazi delle comunità da finestre e balconi. Durante il lockdown i piccoli hanno imparato ancor di più l’importanza del rispetto delle regole, di essere piccoli cittadini altruisti e responsabili, consapevoli di poter essere protagonisti di una nuova ripartenza.
Il progetto intende far emergere la forza dei comportamenti individuali (come dimostrato per arginare il COVID-19) e farla diventare “consapevolezza” per la comunità educante e traslare la necessità di adottare stili di vita sostenibili per combattere un’altra crisi globale, quella dei cambiamenti climatici. Le città sono i luoghi in cui il climate change si fa sentire fortemente.
Ondate di calore, piogge incessanti, eventi estremi che hanno bisogno di trovarsi di fronte “Città resilienti”. Secondo uno studio pubblicato su Lancet “I bambini sono particolarmente vulnerabili in un clima che cambia e li rendono più sensibili alle malattie e agli inquinanti ambientali”.
Una campagna itinerante per tutta la Campania che parte da giugno e dura fino a fine novembre con quattro azioni territoriali. Si parte con Tutti sulla stessa barca, sette tappe nei porti cilentani (Agropoli, S Marco di Castellabate, Pollica-Acciaroli, Centola-Palinuro, Marina di Camerota, Scario di San Giovanni a Piro e Sapri) con una barca a vela testimone galleggiante su stili di vita green e sulla dieta mediterranea, allestita da Museo del Mare di Pioppi.
La barca diventerà un Museo del Mare e della Dieta Mediterranea itinerante e in ogni tappa le banchine si trasformeranno in spazi di gioco, sensibilizzazione e informazione per bambini e ragazzi sull’impatto di comportamenti sbagliati sull’inquinamento del mare e dell’importanza di adottare stili di vita sostenibili come ci insegnano i valori della Dieta Mediterranea.
La seconda azione “Mettiamoci in gioco” consiste in una carovana di 26 tappe in 26 comuni (Bacoli, Telese, Avellino, Caserta, Napoli, Giugliano, Gragnano, Castellammare, Pollica, Pozzuoli, Salerno, Eboli, Pontecagnano, Capaccio Paestum, Battipaglia, Baronissi, San Cipriano Picentino, Ischia, Pietramelara, Acerra, San Michele di Serino Agropoli, Solofra, Montoro e Torchiara, Procida) con l’obiettivo di “mettere in gioco le comunità” a partire dai più piccoli, con 60 laboratori di educazione ambientale con giochi di ruolo su corretti comportamenti che si terranno negli ecospazi da rigenerare.
La terza azione “Insieme è un gioco da ragazzi” ci farà ritornare nei 26 comuni con il coinvolgimento delle scuole e la partecipazione delle amministrazioni con 26 laboratori attivi dove studenti, cittadini e amministratori scendono in campo per ripulire, rigenerare e adottare gli ecospazi delle città dopo aver fatto un monitoraggio dei rifiuti trovati insieme alle comunità educante.
Analizzate le criticità con il monitoraggio e ripulite le aree si passa alla quarta azione “Testimoni di cittadinanza” con la piantumazione di alberi, per lasciare un segno concreto del percorso di consapevolezza e corresponsabilità dei cittadini.