Sulla variante Delta del coronavirus in Italia i numeri della prevalenza “sono aumentati e continueranno aumentare, tenderà a sostituire anche da noi come nel Regno Unito, la variante inglese. Il nostro compito è rallentarne la velocità di diffusione e rafforzare il tracciamento per limitarne i casi, ma a qualche settimana da oggi le percentuali sono destinate a crescere. Nel frattempo il rallentamento deve consentire una più rapida vaccinazione con le seconde dosi affinché questa variante non faccia danni”.
Lo ha detto a Sky TG24 Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, ospite di Timeline. “Per chi ha la seconda dose – ha aggiunto – gli effetti clinici di questa variante sono limitati. Continuiamo a osservare quello che succede nel Regno Unito, che sta più avanti di noi in questa esperienza, per prendere i provvedimenti necessari”.
“In una pandemia come questa si aggiungono sempre nuovi capitoli. Se pensiamo a vaccini e varianti, oggi abbiamo la variante Delta che sta imperando nel mondo europeo, stiamo vedendo quello che sta succedendo in Gran Bretagna. Se sono preoccupato? Credo preoccupi tutti, ma gli scienziati ci dicono di aver fiducia nella scienza e noi sappiamo che statisticamente le persone che hanno ricevuto tutte e due le dosi sono veramente protette dall’ospedalizzazione o dalla terapia intensiva o dall’evento più nefasto. Questo è molto importante, ma deve indurci a continuare a tenere comportamenti corretti”. Queste invece le parole del Commissario straordinario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo.
Intanto secondo gli esperti entro la fine di agosto la variante Delta rappresenterà “il 90% dei virus in circolazione nell’Ue”. La previsione prevede infatti che “entro l’inizio di agosto il 70% delle nuove infezioni da Sars-CoV-2 in Ue/See sarà causato da questa variante”, percentuale che salirà al “90% entro fine agosto”.
In base alle attuali evidenze, sottolinea l’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), la variante Delta – classificata come Voc (Variante che desta preoccupazione) – oltre a essere più trasmissibile “può essere associata” anche “a un maggior rischio di ricovero“.
“Inoltre – ricorda il Centro europeo – ci sono prove che chi ha ricevuto solo la prima dose di un ciclo vaccinale a due dosi è meno protetto contro l’infezione causata dalla variante Delta, indipendentemente dal tipo di vaccino. Tuttavia, la vaccinazione completa fornisce contro la variante Delta una protezione quasi equivalente” a quella conferita nei confronti di altri mutanti.