Il focolaio di casi positivi a Laurino e Piaggine ha rivelato la presenza nel Cilento della variante colombiana. La conferma è arrivata dai tamponi inviati sui primi casi registrati nei due comuni all’Istituto zooprofilattico di Portici, dal laboratorio dell’ospedale di Agropoli diretto dal dottore Marcello Ametrano.
Sarebbero state contagiare con la variante colombiana anche le due suore di Laurino, ricoverate nella struttura Covid di Agropoli di cui una di 47 anni, ancora in condizioni preoccupanti. Casi positivi con variante colombiana sono stati confermati anche sui tamponi eseguiti a Piaggine.
I focolai dei due centri cilentani, così come ipotizzato sin dall’inizio sarebbero collegati. La notizia della variante colombiana e non quella Delta così come temuto in un momento, è arrivata nella serata di ieri e si è diffusa contemporaneamente alla notizia di altre guarigioni a Laurino. Su quaranta casi , 25 persone si sono già negativizzate e questa sera le campane suoneranno per annunciare la riapertura della Chiesa.
È guarito infatti anche don Loreto Ferrarese. Il parroco di Laurino può tornare a celebrare messa. Dopo il tampone eseguito lunedì mattina ha ricevuto l’atteso messaggio “esito negativo”. La prima celebrazione religiosa nel piccolo centro cilentano dovrebbe avvenire questa sera in occasione di San Giovanni.
Il parroco era risultato positivo una decina di giorni fa, subito dopo i primi casi annunciati in paese. Per la comunità l’inizio di un momento difficile, per don Loreto l’inizio di dieci giorno di fuoco. Il prete é finito al centro di un polverone mediatico dopo le accuse mosse da alcuni fedeli per il fatto che il parroco non avesse l’abitudine di indossare la mascherina durante la celebrazione della messa e qualche volta si sarebbe lasciato scappare qualche riflessione un po’ scettica nei confronti del dramma pandemia. Foto e video di don Loreto senza mascherina mentre celebrava la messa sono diventate subito virali.
“Solo cattiverie” ha ribadito don Loreto quando era ancora in isolamento in attesa della guarigione. Ed ora che è guarito vuole solo tornare a celebrare messa in serenità: “Non voglio più pensare a quanto è stato detto nei miei confronti, non voglio alimentare altre polemiche, sono cose passate. Non ho rancore nei confronti di nessuno. Dobbiamo andare avanti ed uscire al più presto da questa emergenza”. Le parole di Don Loreto sono di vicinanza per chi ancora oggi è positivo ed aspetta la guarigione. Il resto è passato.