Nasceva oggi, a Gioi, Armando Salati, vice console italiano negli Stati Uniti e console onorario di Filadelfia dal 1913 al 1940. Figlio maggiore di Ottavio ed Adelaide, si sposò nella città della Pennsylvania il 2 febbraio 1914 con Julia La Fazia dalla quale ebbe otto figli, ma uno di questi morì neonato.
Dopo la laurea in giurisprudenza conseguita nel nostro Paese, Salati divenne tenente dell’ esercito, ma nel 1912 accettò la proposta del Re d’Italia di entrare a far parte del Consolato italiano negli States (nel 1921 fu insignito Cavaliere della Corona Italiana da Vittorio Emanuele II), carica che gli consentì di divenire Console Onorario di Filadelfia, fino al 1940. Due anni prima divenne Console, a seguito del richiamo di Edoardo Pervan nel nostro Paese, incarico che mantenne fino al 1939.
Nel 1942 il governo americano, con l’ingresso del Paese nella Seconda Guerra Mondiale congelò i beni italiani, proibendo ai cittadini del nostro paese il rientro in Patria e chiudendo i consolati.
Quello di Filadelfia riaprì solo nel 1947, questa volta rappresentando la Repubblica Italiana a seguito del referendum del 1946. Tornato in pensione nella sua casa di Gioi, morì dodici anni dopo, il 4 gennaio del 1963.