CASTELLABATE. Una richiesta al Comune per ricevere copia dell’intera documentazione del rapporto in essere tra il Comune di Castellabate e la Consac e per chiedere una relazione di quanto finora fatto dalla società in ottemperanza agli obblighi previsti. Le richieste arrivano dal consigliere di minoranza Luigi Maurano che torna sulla questione della società che gestisce il servizio idrico in città.
«La Convenzione scelleratamente firmata dall’Amministrazione Comunale con la Consac prevede una serie di impegni reciproci che le parti devono rispettare – spiega Maurano – A titolo esemplificativo ma non esaustivo, l’art. 6 stabilisce che la Consac doveva completare la progettazione per gli interventi strutturali necessari; avviare entro quattro mesi dalla presa in carico del servizio idrico integrato le procedure di affidamento dei lavori; eseguire entro tre anni le opere. Ormai sono passati due anni e mezzo da quando la Consac gestisce il Servizio idrico Integrato del Comune di Castellabate. Quanti di questi impegni sono stati rispettati?»
«Come la Consac “punisce” con distacchi improvvisi e applicazione d’interessi ai cittadini che non riescono a pagare le bollette salate, così il Comune di Castellabate dovrebbe essere severo, inflessibile, duro nei confronti della Consac nel caso in cui non rispetti i patti – osserva Maurano – Per queste inadempienze contrattuali si potrebbe mandare a casa questa società che ha reso l’acqua pubblica un bene di lusso. Se voi vorrete, è ciò che faremo perché chi amministra deve agire nell’esclusivo interesse dei cittadini. E tale principio non si concilia con la permanenza della Consac sul nostro territorio».
Il consigliere comunale, poi, ribadisce che «per chi ancora si ostina a giustificare la scelta nefasta di affidare il nostro Servizio Idrico Integrato alla Consac o per chi sottovoce dice ai cittadini che non si può mandare a casa questa società, ricordo tre aspetti e lo faccio pubblicamente, a viso aperto e con piena sicurezza: Non esiste nessuna legge che obbliga il Comune di Castellabate a scegliere proprio la Consac quale gestore del Servizio idrico Integrato. Si poteva e si può decidere diversamente. Se ci fosse stata la vera volontà e la piena disponibilità da parte dell’Amministrazione si poteva optare per altre società che non hanno queste tariffe insostenibili per i cittadini e per l’intera economia locale. Inoltre alcuni Comuni ancora gestiscono autonomamente il servizio idrico poiché la normativa nazionale e le sentenze del Tar lo permettono; le tariffe della Consac sono le più alte di tutto l’Ambito. Il triplo rispetto alle precedenti tariffe del Comune di Castellabate, il doppio rispetto alle tariffe dell’Asis (un altro gestore presente nel nostro Ambito); Ci sono tutti i presupposti normativi e contestuali per mandare via la Consac e fare altre scelte a tutela dell’economia locale, ormai vessata da questa società. Tutto il resto sono timide giustificazioni di chi l’ha combinata grossa».