Sala Consilina, 22enne morta dopo intervento: altro rinvio su archiviazione

Rosaria Lobascio morì dopo essersi sottoposta ad un intervento di riduzione dello stomaco. Ancora un rinvio nell'udienza

Di Erminio Cioffi

SALA CONSILINA. Avrà giustizia Rosaria Lobascio? Quando si saprà se la sua morte è stata provocata dalla colpa di uno o più medici? Sono queste le domande che ormai da tre anni tormentano i familiari della 22enne di Sala Consilina deceduta nel 2018 dopo un intervento presso l’ospedale Fucito di Mercato San Severino. Domande che ancora una volta restano senza risposta per un difetto di notifica a tre degli 11 medici iscritti nel registro degli indagati.

Bisognerà quindi attendere ancora 4 mesi, fino al prossimo 12 ottobre, per sapere se ci sarà o meno l’archiviazione dell’inchiesta. Ieri mattina presso il Tribunale di Nocera Inferiore doveva tenersi la camera di consiglio per decidere sulla richiesta di archiviazione presentata dal Pubblico Ministero.

Da quando è iniziata la vicenda giudiziaria è già la seconda volta che un’udienza viene rinviata per lo stesso motivo e la cosa ha mandato su tutte le furie l’avvocato Paladino ed padre della ragazza: “E’ assurdo che non si riesca a rispondere alla domanda di giustizia di una famiglia distrutta dal dolore – ha tuonato l’avvocato Paladino – sono trascorsi tre anni da quando Rosaria è venuta a mancare e la macchina della giustizia invece di andare avanti a passo spedito rallenta sempre di più e ci ritroviamo a dover attendere altri quattro mesi per sapere cosa deciderà il GIP”.

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