Agropoli, centro sinistra diviso ma le alternative arrancano

Il centro sinistra prova a trovare una quadra. Malumori nel Pd, mentre il PSI resta a guardare. Il centro destra fatica a trovare alternative per un progetto valido. Ecco la situazione politica ad Agropoli

Di Ernesto Rocco

Ad un anno dalle elezioni amministrative ad Agropoli c’è grande fermento e continuano i movimenti politici. È soprattutto nel centro-sinistra, legato all’attuale compagine amministrativa, che da tempo ormai si discute della futura leadership cittadina. Il punto di riferimento politico del territorio, Franco Alfieri, è in netta rotta con il presidente del consiglio Massimo La Porta. Tra i due, un tempo alleati, ormai c’è una distanza siderale. Pertanto Alfieri non concederebbe sostegno Coppola qualora nelle sue liste vi fosse anche La Porta e con lui altri esponenti della politica cittadina che in questi anni di amministrazione si sono mostrati particolarmente turbolenti.

Ma la posizione di Coppola non è salda neanche all’interno del Partito Democratico. I vertici dem hanno mostrato più di qualche malumore, lamentano la mancata condivisione di alcuni progetti con il primo cittadino e l’eccessiva apertura che viene data ad altri gruppi consiliari. Si tratta delle stesse contestazioni mosse da Alfieri che avrebbe desiderato essere maggiormente coinvolto nella gestione della macchina amministrativa. 

L’ennesimo scontro si è consumato sul regolamento per il centro sociale dove proprio le critiche degli esponenti del Pd hanno indotto il sindaco a ritirarne la discussione e l’approvazione in consiglio comunale. Modestino Rosiello, segretario del Partito Democratico, prova a smorzare i toni. Non è questo il momento di mostrare all’esterno contrasti, altrimenti si darebbe l’opportunità anche alle forze di opposizione di riorganizzarsi di fronte alla debolezza dell’avversario. Si tratta però di tentativi solo di facciata poiché i malumori esistono anche se lo stesso Coppola sta cercando di superarli, ripresentandosi tra un anno con un gruppo unito e coeso.

 Resta ad osservare il PSI che in caso di sfaldamento degli alleati punterebbe a imporre le sue scelte e magari anche il suo candidato a sindaco. 

E le altre forze politiche? Attualmente il centro destra prova ad organizzarsi. Da un lato c’è Emilio Malandrino che sta tentando di formare un gruppo solido con una personalità di spicco che possa rappresentarlo. Tra i nomi in ballo anche quello dell’ex primo cittadino di Castellabate, Costabile Spinelli. Dall’altro Gisella Botticchio, consigliere comunale della Lega, non disposta a patti con nessuno e che pure sta provando a formare un gruppo che potrebbe essere capitanato dall’ex sindaco Bruno Mautone. 

Chi invece sperava in Emidio Cianciola quale alternativa di rilievo all’attuale sindaco è rimasto deluso poiché rumors sempre più insistenti parlano dell’ex consigliere comunale intento a flirtare sia con l’attuale maggioranza che con le forze di minoranza. Neanche Elvira Serra sembra una chiara alternativa considerato che starebbe cercando un riavvicinamento all’attuale maggioranza, nonostante sia stato proprio il sindaco Coppola a cacciarla via dalla giunta.

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