AGROPOLI. Sono iniziati ieri i lavori per rimuovere le alghe spiaggiate sul litorale del Lido Azzurro (leggi qui). Grazie all’emendamento della sottosegretaria alla transizione ecologica Vannia Gava e allo stanziamento di mezzo milione di euro della Regione Campania, il comune di Agropoli è tra gli enti che può affrontare meglio la problematica dello smaltimento della posidonia spiaggiata.
In realtà per ottenere i fondi serve ancora un passaggio burocratico da parte della giunta regionale. Nell’attesa l‘Ente ha iniziato a liberare il litorale dalla posidonia accumulata a riva per permettere l’apertura degli stabilimenti balneari. Si è partiti dal Lido Azzurro poi si interverrà sull’area portuale.
La rimozione interessa unicamente le alghe spiaggiate, non quelle accumulate da anni ai margini dell’arenile. Ecco perché il caso continua ad essere oggetto di scontro.
“Il sindaco dice che avrebbe voluto risolvere prima il problema, ma che ha dovuto attendere la burocrazia. La posidonia non è spiaggiata da ieri, neanche da un anno, ma sono oltre 15 anni che si è deciso di non affrontare il problema – accusa invece Giovanni Basile – ricordiamo ancora una volta che le alghe verranno spostate, accumulare da qualche parte e poi vediamo. E poi si vede, forse faremo qui, forse li… Il sindaco dice di voler ristabilire la verità? La verità è sotto gli occhi di tutti: Una amministrazione che fa acqua da tutte le parti, debole e con molte diatribe interne per chissà quali interessi”.
Anche Gisella Botticchio, consigliere della Lega, ci va giù dura: “ Il sindaco vuole far passare un messaggio diverso dalla realtà. Siamo a giugno inoltrato e la maggioranza non ha un piano per lo smaltimento delle alghe, nonostante leggi e soldi. A pagare tutto questo è la città”.
“La maggioranza – dice Botticchio – è spaccata, il paese è povero di servizi, nel pieno del degrado sociale, una città turistica come Agropoli non ha progettato nulla per l’accoglienza. Eppure non si è evitato di mettere la tassa di soggiorno, si incassano più di 400.000 euro per gli ormeggi al porto. E dove vanno a finire tutti questi soldi incassati? Le alghe ormai alla Marina arrivano fin sui palazzi, per non parlare della zona del Lido Azzurro. Al porto vogliono dare, con il progetto Fronte Mare, tutto in mano ai privati. Noi, come opposizione, chiediamo solamente di essere coinvolti in questi ragionamenti a tutela della città, altrimenti faremo le barricate”.
Per Botticchio con le elezioni del prossimo anno, l’aria potrebbe cambiare: “Come opposizione abbiamo tracciato una linea comune: abbiamo un’ alternativa concreta con progetti alla mano. Fra un anno ci sarà la rinascita”.
Il centrodestra, tuttavia, deve ancora trovare la quadra intorno al nome del candidato sindaco. Per ora, l’avvocato Basile ha dato la sua disponibilità muovendosi in anticipo, ma raccogliendo, finora tiepide risposte dai partiti della coalizione, e poi c’è anche la possibilità di una candidatura bis di Mautone. La quadra, però, attorno il nome di sintesi, non è stata trovata.