Una targa per le strutture covid free: l’iniziativa a Camerota

Camerota Covid free: la targa informerà i turisti che tutto lo staff e il personale impiegato dalla struttura ricettiva è stato vaccinato

Di Comunicato Stampa

A Camerota una targa indicherà le strutture covid free. L’iniziativa, nata da un’idea dell’amministrazione comunale, è stato presto sposata dagli operatori turistici del territorio. Oltre 500, infatti, sono stati già vaccinati presso l’hub in località Porto a Marina di Camerota con il vaccino monodose Jhonson & Jhonson.

Tanti altri operatori (over 40, over 50 e over 60) hanno ricevuto il vaccino rispondendo alla chiamata dell’Asl che procede – invece – secondo l’ordine previsto dal piano vaccinale italiano.

Una targa per le strutture covid free: l’iniziativa

«La targa informerà i turisti che tutto lo staff e il personale impiegato dalla struttura ricettiva, è stato vaccinato – precisa il sindaco di Camerota, Mario Salvatore Scarpitta -. A Camerota si sono già tenute due giornate di vaccinazione, svolte con grande ordine e un’organizzazione eccellente, frutto del lavoro di tanti professionisti e dei volontari della protezione civile. Si sta organizzando una terza giornata».

«Puntiamo ad immunizzare tutte le persone impegnate in prima linea per regalare agli ospiti una vacanza sicura e senza troppi timori. L’idea di apporre la targa all’ingresso delle strutture servirà a trasmettere serenità ma anche a fare capire – qualora ce ne fosse ancora di bisogno – che il vaccino è l’unica via d’uscita da questa emergenza sanitaria davvero dura da combattere», ha concluso il primo cittadino.

«Speriamo di poter comunicare presto a tutti i turisti che i nostri operatori sono vaccinati e che le nostre strutture sono ancora più sicure da questo punto di vista – sottolinea l’assessore al Turismo Teresa Esposito. Il nostro Comune al momento non registra casi positivi di coronavirus e con oltre 500 vaccinazioni nel settore del turismo, siamo un tantino più tranquilli. Però non bisogna mai abbassare la guardia».

«Continueremo, attraverso il lavoro delle forze dell’ordine e di polizia e dei gruppi di protezione civile, a far rispettare le norme anticovid sperando che sia l’ultima estate in emergenza sanitaria», conclude Esposito.

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