La vicenda inerente la morte di Angelo Vassallo torna protagonista in Parlamento. Nei giorni scorsi, Dario Vassallo, fratello e presidente della fondazione che porta il nome del sindaco pescatore, aveva annunciato l’importante appuntamento con delle pubblicazioni sibilline sulle sue pagine social.
Oggi audizione sull’Omicidio Vassallo
Alle ore 18.00 di oggi, la Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafie e sulle altre associazioni criminali, la cosiddetta “Commissione Antimafia” guidata dal presidente Nicola Morra, ha in previsione un’audizione sugli elementi istruttori relativi all’omicidio Vassallo.
Potrebbero esserci dunque delle novità importanti su un caso che va avanti da oltre dieci anni e sul quale, nonostante le tante piste seguite dagli inquirenti, non è stata fatta chiarezza. All’audizione, prenderà parte anche Dario, da sempre in prima linea per portare a galla la verità sull’omicidio del fratello.
Il delitto del 5 settembre 2010
Da quel maledetto 5 settembre del 2010, giorno in cui Angelo Vassallo trovò la morte a causa di sette colpi calibro 9 esplosi da mano ignota, tanto si è detto sulla figura del sindaco pescatore.
Attestati di stima da parte dell’Italia intera con intitolazioni di luoghi alla memoria del sindaco ucciso da sud a nord del Paese. Azioni di amministrazioni pubbliche di ogni colore politico, di scuole, di associazioni o di semplici e privati cittadini che non vogliono arrendersi all’omertà rendendo immortale quel sacrificio.
Un tema, quello delle intitolazioni di luoghi all’allora sindaco di Pollica, che per paradosso trova terreno sterile nel suo Cilento, la terra amata per la quale ha perso la vita. Episodio emblematico è la triste dichiarazione dell’omologo di Agropoli Adamo Coppola.
Il primo cittadino, durante un consiglio comunale, ha respinto la proposta del consigliere di minoranza Gisella Botticchio di intitolazione «di un luogo di Agropoli al sindaco ucciso, anche un semplice albero purché ci sia una targa». La risposta negativa di Coppola è stata motivata con quella che a molti è sembrata un’ulteriore offesa alla memoria di un uomo freddato da sette colpi di pistola: «Angelo Vassallo – ha detto Coppola – era un nemico di Agropoli e non possiamo dedicargli un luogo anche perché abbiamo altre questione molto importanti».
La “coppolata”, e la nascita di un neologismo per citare le infelici uscite di Coppola fa riflettere, ha alzato un polverone di polemiche e non sono mancate le richieste di dimissioni. Che siano proprio le parole di Coppola, l’aver definito “nemico di Agropoli” un sindaco ucciso, al centro dell’audizione prevista per oggi?
Si può pensare che verranno portati sul tavolo elementi nuovi per la ricostruzione dell’accaduto? Teorie che troveranno una risposta a partire dalle 18.00 di oggi e che potranno aprire nuove strade da battere.