Salgono a 22 i casi positivi nel comune di Laurino e nel piccolo centro cilentano sarebbero diversi i ceppi del contagio.
Resta pertanto la zona rossa decisa dal sindaco Romano Gregorio venerdì scorso. Chiusi tutti i negozi eccetto quelli alimentari, divieto di spostamento se non per gravi e comprovati motivi anche nel comune stesso. Stop a barbieri, parrucchieri ed estetisti. L’ordinanza sarà valida fino all’11 giugno, salvo ulteriori proroghe.
Contagi a Laurino: ci si interroga sull’origine
Oltre ad affrontare l’emergenza sanitaria si cerca di capire che cosa é accaduto negli ultime settimane da determinare il vertiginoso aumento di positività. Ci sono state diverse occasioni di assembramenti e quindi di contagi. Dalla festa patronale per Sant’Elena ad alcune prime comunioni in paese. Senza trascurare il fatto che casi di Coronavirus al momento si registrano anche nel vicino comune di Piaggine.
Difficile definire con precisone dove è iniziato il contagio e quali sono state le occasioni di incontro che hanno favorito la diffusione del virus. Unica certezza sono i numeri.
Fissato uno screening
Le 22 positività invitano la comunità locale a mantenere alta l’attenzione. È stata già fissata la data del 6 giugno, per effettuare i tamponi monoclonali ai bambini della scuola dell’infanzia e agli studenti dell’Istituto Superiore.
“Ho chiesto di ampliare lo screening anche ai ragazzi della scuola primaria e della scuola media – ribadisce il primo cittadino – che rinnova l’invito a prestare la massima attenzione, di rispettare rigorosamente le regole suggerite dalle Autorità con mascherina e distanziamento, e di evitare assembramenti”.
Nell’ordinanza, oltre alla conferma del coprifuoco dalle 22 di sera alle 5 del mattino successivo, vengono anche chiusi parchi pubblici, la villa comunale, e le principali piazze di ritrovo. Un vero e proprio salto indietro nel tempo per Laurino di diverse settimane, con l’incubo del Coronavirus che è tornato a manifestarsi proprio quando sembrava soltanto un brutto ricordo. Da parte sua la comunità locale é pronta alla massima collaborazione. Unitamente alla decisione del sindaco che ha firmato un’ordinanza per contenere il contagio ed uscire in modo repentino dalla situazione improvvisa che ha cambiato un po’ i piani della comunità di Laurino in questi ultimi sprazzi di primavera, alcuni gestori di bar del paese hanno deciso di adottare spontaneamente ulteriori misure. E’ il caso di un ristoratore che ha deciso di “restare chiuso anche con l’asporto” per contribuire a bloccare la diffusione del covid. Si muove allo stesso modo il titolare del un distribuite di carburanti con bar che sottolinea l’importanza di “restare uniti nei sacrifici per uscirne insieme”.