AGROPOLI. È stato un consiglio comunale rovente quello che si è tenuto nella giornata di ieri ad Agropoli. A venir fuori tutti i malumori che ormai da mesi caratterizzano la maggioranza che sostiene il sindaco Adamo Coppola. Nonostante manchi ancora un anno alle elezioni c’è già una corsa frenetica al consenso da parte dei singoli e questo, complice anche la debolezza di chi guida l’esecutivo, determina scontri e ripicche.
Il consiglio comunale è una polveriera, sebbene le ostilità non si palesino attraverso il dibattito ma nelle scelte che vedono contrapposte più fazioni.
Consiglio comunale: le divisioni tra i consiglieri
Ieri tutto ciò è venuto alla luce a cominciare dalle votazioni per la nomina dei componenti della commissione paesaggio. Eletti: Angelo Prota, Olverman Mondillo, Marco Gallo, Daniele Miglino, Giovanni Orrico. In particolare sul nome di quest’ultimo ci sarebbe stato l’ammutinamento di alcuni consiglieri che avrebbero fatto saltare gli accordi iniziali.
Ma è poi sui regolamenti che il banco è definitivamente saltato. Soltanto l’intervento di Coppola ha evitato che i dissidi venissero ufficialmente alla luce.
La questione regolamenti
Ieri, infatti, il consiglio comunale avrebbe dovuto approvare il regolamento di polizia urbana, quello del corpo di Polizia Municipale, quello sull’armamento dei caschi bianchi, quello per l’assegnazione di contributi e patrocini, quello sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura dei beni comuni, quello sulla gestione e assegnazione degli spazi acquei e, infine, quello sul centro sociale polivalente.
Una proposta, quest’ultima, sostenuta dai consiglieri del gruppo misto Salvatore Coppola, Eleodoro Di Nardo e Gianluigi Verrone.
Tra le novità del nuovo regolamento la scelta del presidente non più per elezione ma per nomina dell’amministrazione; l’abbassamento della soglia di iscrizione; il pagamento di quote associative (oggi la partecipazione è gratuita); la possibilità di voto anche ai non residenti e ulteriori limitazioni per talune attività.
La proposta aveva generato non pochi malumori in particolare in seno al Pd, costretto a raccogliere le proteste da parte degli iscritti al centro sociale. Fino a 24 ore del consiglio comunale erano stati vani tutti i tentativi di revocare la proposta.
La scelta del sindaco Adamo Coppola
Soltanto il confronto tra il sindaco Coppola e gli stessi componenti del centro sociale per anziani ha portato al colpo di scena: il primo cittadino, tra le polemiche della minoranza che chiedeva spiegazioni, ha chiesto di rinviare la discussione e l’approvazione di tutti i regolamenti.
Probabilmente se la proposta fosse arrivata ai voti si sarebbe accertata la spaccatura tra consiglieri comunali, tutt’altro che disposti ad esprimere il loro “si” serenamente.
Coppola, da bravo stratega, ha limitato i danni e ha preso tempo, ritirando non solo la discussione sul regolamento per il centro anziani, ma anche tutti gli altri. Ora dovrà provare a mediare e a ricucire lo strappo, ma l’impressione è che il consiglio comunale sia tutt’altro che unito e schiacciata da un lato dai malumori dei cittadini e dall’altro dalle dinamiche interne dei vari gruppi politici.