GIOI. Come da tradizione, la prima domenica del mese di giugno, ricorre la festa della “Madonna dello Schito”. Una festa organizzata perlopiù dai giovani del paese che, con grande impegno, riescono a far partecipare tutta la comunità locale. Specialità dell’evento è la preparazione del “Pollo allo Schito” e di altre prelibatezze culinarie; un’altra particolarità, inoltre, sono i giochi popolari per grandi e piccini, come il tiro alla fune, la corsa con i sacchi e il “palo della cuccagna”.
Quest’anno, per continuare la tradizione di questa antica festa, il 2 giugno sarà celebrata solo una messa con la statua della “Madonna dello Schito” nella piazzetta di Sant’Eustachio.
Lo spazio, totalmente al verde, si colloca oltre un miglio fuori le mura di Gioi lungo la strada provinciale che collega ad Omignano Scalo, ed ospita l’antica chiesa della Madonna dello Schito( o di Loreto) ad un’unica navata e con un solo altare.
L’esistenza della chiesa è esplicitamente riportata in una relazione di Santa Visita eseguita il 25 aprile 1731 da Don Giuseppe De Lorenzo. Da questo documento si scorge che è detta anche dello “Schito” perché eretta nel luogo così denominato. In realtà il termine “Schito” significa querceto. Sempre dallo stesso documento si esplicita che la sua erezione avvenne per volere del popolo gioiese. La tradizione vuole che la Madonna è stata intravista miracolosamente uscire mentre dei maiali grufolavano in un querceto.