AGROPOLI. L’emergenza pandemica ha permesso alle attività commerciali di ampliare gli spazi in concessione. In alcuni casi c’è chi, sfruttando le deroghe previste su tutto territorio nazionale, ne ha approfittato per realizzare dehors che da strutture leggere e amovibili si sono trasformati in vere e proprio opere fisse che talvolta cozzano con l’aspetto del luogo o rappresentano un potenziale pericolo per la viabilità.
Dehors: dal Comune provano a fare ordine
Insomma ad oggi regna il caos e a farne le spese è soprattutto il decoro urbano. Proprio l’amministrazione Coppola aveva tentato in passato di fissare talune regole, ma il regolamento partorito dalle commissioni tra mille difficoltà è stato poi revocato. Ora si riprova a fare ordine.
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Adamo Coppola ha previsto alcune linee guida per la gestione delle future richieste di installazione di dehors parzialmente chiusi, in attesa del via libera ad un nuovo regolamento. Di queste dovranno tener conto gli uffici per le nuove autorizzazioni.
Le nuove regole
Nello specifico: per dehors parzialmente chiuso si intende una struttura che delimita la superficie di pertinenza (suolo pubblico o privato gravato da servitù di uso pubblico o privato visibile da spazi pubblici) di un pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande delimitata su tre lati da alte perimetrazioni, dotata di copertura e compatibilmente ai diritti dei residenti e di terzi.
I dehors parzialmente chiusi potranno essere realizzati su strade e/o piazze chiuse al traffico veicolare, nelle zone considerate centro storico dal vigente PUC, nonché su via Risorgimento e Lungomare San Marco.
La distanza radiale minima dal bordo di eventuali balconi non può essere inferiore a metri 2,00. Distanze minori sono ammesse se autorizzate in forma scritta dal titolare dell’/degli alloggio/i di cui i balconi sono pertinenza. Nel caso i dehors vengano installati in prossimità di strade urbane è necessaria una distanza di sicurezza.
Non è consentito installare padiglioni o parti di esso in aderenza ad un edificio, se non previo assenso scritto del condominio.
Le autorizzazioni
Ai fini del procedimento autorizzativo il titolare del pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande, deve presentare istanza allo Sportello Unico Attività Produttive.