Turismo, ponte del 2 Giugno: ripartenza ancora troppo Soft

Festività del 2 giugno, Confesercenti: sarà un ponte mancato

Di Comunicato Stampa

“Riaprire non basta per ripartire. Tra le chiusure determinate dalla pandemia e tra le difficoltà nel reclutare personale stagionale molte attività della ricettività e del settore turistico in generale denotano ancora tantissime preoccupazioni e disagi per affrontare con serenità la stagione estiva che a questo punto sarebbe già dovuta entrare nel vivo. Anche sul “superbonus” 110% si è chiaramente persa una importante occasione di rilancio”. Così Confesercenti Salerno.

In vista del 2 Giugno, la festa della Repubblica, storicamente volano per il settore turistico salernitano, c’è ottimismo ma moderato: “sarà un ponte mancato, ridotto certamente, emblema di una ripartenza che stenta nonostante il clima di fiducia crescente derivante dall’ andamento della situazione epidemiologica che sembrerebbe, nonostante lo spavento delle varianti, cominciare a rallentare”, osservano da Confesercenti.

“Non sarà un vero e proprio ponte e purtroppo non è nemmeno una vera ripartenza, per la festa della repubblica in provincia di  Salerno si muoveranno soprattutto i “vacanzieri” delle seconde case e del turismo di prossimità sempre che il tempo sia clemente – dichiara il presidente provinciale di Confesercenti Salerno Raffaele Esposito – resteranno vuote il 50 % delle camere disponibili perché il tasso di occupazione dell’offerta messa a disposizione sui portali rimane al 54%, le maggiori concause, come accennato in precedenza, sono derivate dal fatto che  qualche struttura per effetto della pandemia non sia ancora pronta a soddisfare la richiesta o presenta ancora molte difficoltà legate alla organizzazione interna e  questo nonostante una riduzione (-22% dato però nazionale) delle strutture ricettive attualmente disponibili”.

Dati, questi, che emergono anche dall’analisi della disponibilità ricettiva sui vari portali delle OLTA condotta da Cst per Assoturismo Confesercenti.

“Sembrerebbe più contenuto il calo rilevato per le località montane e alcune località balneari che storicamente rappresentano destinazioni consolidate anche per l’elevato numero di seconde case. Un’occasione per costruire il rilancio è stata frantumata – prosegue il Presidente Esposito – sulla scia di quanto dichiarato a livello nazionale dalla nostra rete, escludendo le strutture ricettive dal superbonus. Una misura che dava la possibilità di ammodernare le strutture, di far trovare pronte le nostre imprese per la sfida della vera ripartenza e invece con questa eliminazione si è dato un altro duro colpo al settore turistico non raccogliendo i nostri suggerimenti nell’ambito di Assoturismo Confesercenti”.

“La ripresa del turismo passa anche e soprattutto dalla ristrutturazione delle strutture turistiche e ricettive, è un aspetto necessario, proprio per questo ci auguriamo che il Governo torni sui suoi passi ed estenda l’utilizzo del bonus anche alle strutture alberghiere eliminando i troppi ” balzelli” della burocrazia e garantendo una misura di credito agevolato in linea con i tempi necessari a “rialzarsi” e “riposizionarsi” nello scenario nazionale ed internazionale del Turismo”, conclude.

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