«Agropoli ha già avuto tutto». Queste le parole del presidente della Regione Vincenzo De Luca rivolte all’indirizzo del sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri, ex sindaco di Agropoli. Il Governatore ne ha parlato durante la sua visita al “San Luca” di Vallo della Lucania, determinando immediatamente polemiche, sia nella città dei templi che ad Agropoli.
In molti si chiedono: cosa ha avuto effettivamente Agropoli? I finanziamenti regionali non sono mancati, altri verranno destinati al centro cilentano proprio oggi, con il consiglio regionale che stanzierà risorse per rimuovere le alghe. Ma per i cittadini non bastano, c’era da investire di più in particolare per l’ospedale, argomento al centro dell’intervento di De Luca.
Mario Capo, già esponente di Fratelli d’Italia si mostra sdegnato per le parole del Governatore: «Ma cosa devono fare ancora perché il popolo agropolese si ribelli?», si chiede, offrendo un assist per intervenire anche all’associazione capacceses Città Libera.
«Non è la prima volta che De Luca, forse per abitudine, oppure per slancio ironico (credendo di esserlo), ridicolizza Franco Alfieri. Ma, questa volta, il Governatore ha offeso anche le comunità di Agropoli e Capaccio Paestum – dicono dall’associazione – Ma Agropoli cosa ha avuto dalla Regione Campania? Questo si chiedono i cittadini che attendono ancora la promessa di attivazione h24 del Pronto Soccorso dell’Ospedale».
«De Luca ha poi, indirettamente, offeso anche la comunità di Capaccio Paestum, accostando ancora la figura di Alfieri ad Agropoli, dimenticando che da due anni è il Sindaco di Capaccio Paestum – proseguono dall’associazione – Un lapsus del Governatore, oppure Alfieri quando discute con De Luca continua a perorare la causa di Agropoli? Dimenticandosi che deve occuparsi esclusivamente del territorio di Capaccio Paestum essendo stato eletto dai cittadini della nostra comunità».
«Insomma, quello che si è consumato a Vallo della Lucania è un altro siparietto che denota, ancora una volta, un quadro sconsolante di politica politicante che, all’interno delle sue stanze, usa linguaggi (“ha avuto tutto…”) da mercato delle vacche», concludono da Città Libera.