SAN GIOVANNI A PIRO. Inaugurato l’ufficio circondariale marittimo di Scario. Il taglio del nastro era previsto già lo scorso anno, ma la cerimonia fu annullata a causa del decesso di Aurelio Visalli, il sottoufficiale della Guardia Costiera morto a Milazzo nel tentativo di salvare due giovani. Nonostante il rinvio di questo momento formale l’ufficio ha comunque svolto le sue attività, distinguendosi nelle operazioni di controllo e tutela del territorio costiero e dell’area marina della Costa degli Infreschi e della Massetta.
Ufficio locale marittimo: la cerimonia
Alla cerimonia erano presenti, oltre alle autorità locali, il comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Giovanni Pettorino, il direttore marittimo della Campania, l’ammiraglio ispettore Pietro Giuseppe Vella, il comandante dell’ufficio circondariale marittimo di Palinuro Francesca Federica del Re, il vescovo della diocesi mons. Antonio De Luca.
A presenziare all’evento anche i rappresentanti di Legambiente e i familiari di Francesco Cedrola, il sottoufficiale cilentano morto a Genova nel 2013.
A fare gli onori di casa il sindaco Ferdinando Palazzo che ha elogiato l’attività della capitaneria di porto. “Questo periodo di attività – ha detto – ci ha permesso di apprezzare il garbo e la preparazione del maresciallo Antonello Scaldaferri e di comprendere quanto sia importante questo ufficio. Ringrazio quanti hanno sostenuto la richiesta di riaprire l’ufficio locale marittimo, considerata anche l’istituzione dell’area marina protetta”.
Palazzo, poi, si è soffermato sull’importanza strategica del porto di Scario, seriamente danneggiato dalle mareggiate dell’inverno scorso ma subito ripristinato e destinatario di ulteriori fondi (circa 5 milioni di euro) per altri lavori: “Garantiremo nuovi servizi e credo che il prossimo anno potremmo anche pregiarci della Bandiera Blu“.
“Il nostro territorio – ha concluso – ha bisogno di custodi amorevoli, ecco perché abbiamo già manifestato la nostra disponibilità a destinare dei locali del porto all’Arpac e stiamo per sottoscrivere accordo facoltà di ingegneria elettrinica dell’Università di Roma per installare una boa intelligente per monitorare le acque”.
“Fare buona guardia al nostro mare, tra i più limpidi d’Italia, è un dovere morale e il nuovo presidio di legalità va proprio in questa direzione”, ha detto invece Tommaso Pellegrino, presidente del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni. “Sono profondamente grato, ha sottolineato Pellegrino, a quanti, durante i miei cinque anni di presidenza del Parco, hanno lavorato, collaborato e sostenuto ogni sforzo in difesa del nostro prezioso territorio, con le sue ricchezze paesaggistiche e culturali. Una sinergia che ha funzionato, che ci ha guidato verso obiettivi di cui dobbiamo essere orgogliosi. Un lavoro di squadra che ha risvegliato quel sentimento di appartenenza a volte appannato, facendo sentire tutti più attenti ai nostri tesori. L’inaugurazione del nuovo Presidio di legalità a Scario indica la strada che si intende proseguire“.
A chiudere gli interventi il comandante Pettorino: “L’Italia ha ottomila chilometri di costa. E’ come avere una spiaggia che inizia da Roma e arriva a Pechino. Una spiaggia con tante bellezze che vanno salvaguardate e tutelate ed è compito nostro garantirne la sicurezza e sarà un compito anche di questo ufficio che come tutti gli altri è a servizio di quanti frequentano il mare per garantire sicurezza e legalità“, ha detto.